Fiction da digiuno

Nel mondo arabo proliferano le fiction a sfondo religioso ed etnico per aiutare i fedeli durante il Ramadan.

Per affrontare il duro digiuno del Ramadan ci vuole un aiuto. Magari una soap che parlando di temi morali, aiuti il fedele nel digiuno e rafforzi le sue convinzioni religiose. Per i canali dei Paesi arabi, soprattutto quelli satellitari, è una sfida all'ultima soap, le "musalsalat", telenovelas a sfondo morale che vendono trasmesse al tramonto ma anche all'alba, quando inizia l'astinenza dal cibo.

Uno dei programmi di maggiore successo nei paesi arabo-musilmani è ad esempio 'Al Gabal' (La montagna) fiction egiziana che parla di traffico di reperti archeologici e va in onda al tramonto, quando le famiglie si trovano finalmente a mangiare. Una delle caratteristiche principali delle "musalsalat" è che, a differenza delle fiction occidental, non hanno il solo e semplice scopo di intrattenere il pubblico ma anche di educarlo, proponendo esempi morali e religiosi da seguire.

Promotore di questo genere televisivo è stato a suo tempo il presidente egiziano Nasser che già negli anni Sessanta, nel nome del panarabismo, aveva fatto molto per lanciare questo genere. Il messaggio e il tono di queste fiction sono altamente moralistici, propongono temi variegati ma tutti a sfondo sociale: il patriottismo, le regole d'igiene, il diritto matrimoniale e temi più complessi e contemporanei, come la questione palestinese o gli attentati terroristici.

Tra le altre fiction di successo, la siriana "Al Mariqoun" (I rinnegati) del 2006, che racconta come le vittime degli attentati di Londra fossero anche musulmani, o "Al Hour al Ayn" (le vergini del paradiso), ispirato agli attentati di Riad e andata a in onda, non senza polemiche, sulla Tv saudita Mbc.

Uno dei registi di maggior successo del genere è Abdullah Al Otaybi, pentito di Al Qaeda che oltre a 'I rinnegati' ha diretto anche "Saaf al Alam" (il tetto del mondo), fiction ispirata alla vicenda della caricature danesi di Maometto ma che non si sa se e quando uscirà.

Nonostante la buona realizzazione sia dal punto di vista tecnico che delle sceneggiature, molte di queste fiction hanno rischiato di creare veri e propri incidenti diplomatici, come "Fares bila Jawad", ispirata ai Protocolli di Sion e che Israele cercò di bloccare, o "A-Tariq ila Kabul" (la strada che porta a Kabul), che parlava della guerra in Iraq e che gli Stati Uniti non sono riusciti a fermare.

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