L’Antitrust ha deciso di aprire un’istruttoria sull’operazione al termine della quale Rti (Mediaset) dovrebbe detenere il controllo esclusivo di Finelco, gruppo attivo nel settore delle emittenti radiofoniche (Radio 105, RMC Radio Montecarlo e Virgin Radio), nella commercializzazione di spazi pubblicitari, dei contenuti su Internet e che dispone altresì di due autorizzazioni per la trasmissione di altrettanti canali televisivi in tecnica digitale terrestre.
Secondo l’Autorità Antitrust (di cui è presidente Giovanni Pitruzzella, mentre un commissario, Salvatore Rebecchini, ha concluso il mandato e resta in carica solo l’altro, Gabriella Muscolo), “l’operazione in esame interessa una pluralità di mercati nei settori televisivo, radiofonico e di Internet”, tuttavia “potrebbe dare luogo alla creazione di una posizione dominante idonea a eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza” solo “nel mercato della raccolta pubblicitaria su mezzo radiofonico”: negli altri mercati (tv gratuita e relativa raccolta pubblicitaria; infrastruttura radio; trasmissione via etere radio; raccolta pubblicitaria online) questo rischio non sussiste.
La complessa operazione su cui l’Antitrust ha aperto l’istruttoria - stando alle ricostruzioni che ci sono parse più ‘autorevoli’ - è iniziata con l’acquisto delle azioni di Finelco detenute da Rcs (oltre il 40%) da parte di Unibas (riconducibile alla famiglia Hazan), che in qualità di socio di Finelco (32,53% delle azioni) ha esercitato il diritto di prelazione.
Successivamente è entrato in scena il gruppo Fininvest (Rti), che, a quanto si è capito, intenderebbe acquisire il controllo indiretto di Finelco, mediante la partecipazione all’aumento del capitale di un’altra società, RB1, con sottoscrizione di azioni ordinarie (19% del capitale) e di azioni senza diritto di voto ma convertibili (per il 50% del capitale sociale). Mediante la successiva conversione delle azioni in ordinarie, Rti deterrebbe, a operazione conclusa, il 69% di RB1, che detiene a sua volta il controllo di Finelco mediante la citata Unibas (Hazan resterebbe dunque in minoranza).
Per quanto riguarda in particolare il mercato della raccolta pubblicitaria radiofonica, l’Antitrust rileva che “secondo i consolidati orientamenti in materia di valutazione delle operazioni di concentrazione, anche nel caso di quote di mercato congiunte inferiori al 50% o inferiori al 40% si può giungere alla creazione o al rafforzamento di una posizione dominante. Nel caso di specie, il gruppo Fininvest acquisirebbe ad esito della concentrazione una quota di mercato rilevante, di circa il doppio rispetto al secondo operatore del mercato”. Inoltre, “l’operazione di concentrazione comporterebbe l’incremento della concentrazione ben oltre i valori di riferimento”.
Oltre a ciò, rileva l’Antitrust, “nel valutare la posizione del gruppo Fininvest nel mercato, è necessario rilevare che essa può offrire agli inserzionisti e ai centri media un ampio ventaglio di mezzi di comunicazione, potendo fare leva sulla primaria posizione detenuta sul mercato della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo”. Pertanto “potrebbe condizionare le proprie vendite in modo da collegare la raccolta pubblicitaria televisiva al contiguo mercato della raccolta pubblicitaria nazionale”. Infatti, “la Radio è un mezzo sul quale l’attività programmata è ‘generalmente volta al mantenimento del ricordo del prodotto reclamizzato in televisione e, pertanto, presenta caratteristiche idonee a collegarlo a tale mezzo”. In questo modo “il gruppo Fininvest potrebbe estendere la propria posizione di predominanza sul contiguo mercato della raccolta pubblicitaria su mezzo radiofonico, a danno dei concorrenti e dei consumatori”.
Ricordiamo che a Mediaset fa già capo nel campo radiofonico R101, acquisita di recente dalla ‘cugina’ Mondadori, mentre la concessionaria Mediamond (ex Mondadori Pubblicità) è attiva con altre importanti emittenti ancora (Norba. Kiss Kiss, Radio Italia ecc.) sul mercato pubblicitario.
Oltre a condurre l’istruttoria, l’Antitrust deve dunque alla fine decidere se l’operazione Mediaset-Finelco possa essere portato avanti in questa forma e, se sì, a quali condizioni. Si trova a farlo - ironia della sorte - nello stesso momento in cui deve decidere anche se la Mondadori (che già controlla, fra le altre cose, anche l’Einaudi) possa acquisire la Rcs Libri (qui potrebbero essere esclusi dall’operazione i marchi Bompiani e Marsilio).
Secondo ‘Il Sole 24 Ore’, se l’Antitrust alla fine autorizzerà, Mediaset procederà, poiché il mercato radiofonico è divenuto ‘strategico’, dopo che di recente ha dato segnali di crescita molto interessanti. Intanto ci sono già alcuni primi segnali di ‘sinergia’ fra le Radio di Finelco e le reti Tv Mediaset.
Ma cosa farebbe una famiglia Hazan che si trovasse in minoranza nella ‘sua’ Finelco? Secondo ‘Il Sole 24 Ore’, potrebbe anche scegliere di tentare la strada dell’indipendenza, scorporando e poi gestendo la sola Radio Montecarlo.