Flussi di lavoro più efficienti con la tecnologia Kvm

I broadcaster dovrebbero essere sempre più interessati all’adozione di infrastrutture IP (Internet Protocol) e alle tecnologie Kvm (Keyboards, video and mouse). Ecco perché.

Il settore broadcast, dei media e dell’intrattenimento sta adottando in modo crescente le piattaforme IP nei flussi di lavoro. Dalle fasi di ingest, processamento e storage, l’adozione dell’IP si sta allargando agli ambiti della gestione dei media e della distribuzione. L’IP e le tecnologie IP-based, infatti, stanno rapidamente diventando fattori abilitanti, che aiutano i broadcaster a soddisfare la domanda sempre più dinamica degli utenti, rendendo i flussi di lavoro e le infrastrutture più flessibili, scalabili e utili per gli operatori. Così, mentre sono in molti a chiedersi «Perché adottare l’IP?» – e la risposta è: «Perché è onnipresente, cost-effective, porta scalabilità e flessibilità nelle operazioni ed è basato su standard comuni» –  molti di più si chiedono «Perché non adottarlo?». L’IP è già usato nel settore broadcast come una rete standard per trasportare i segnali internamente alle strutture e, in misura minore, verso gli stessi spettatori. Semplicemente, l’IP è ovunque e i suoi vantaggi più evidenti sono il risparmio nei costi e il ritorno dell’investimento. Gli ambiti nei quali l’IP ha già dimostrato da qualche anno di offrire benefici – lo studio, il broadcast esterno e la post-produzione - stanno dando sia ai nuovi player sia ai broadcaster di lungo corso elementi di prova che ne suggeriscono l’adozione ex novo o un suo potenziamento. I broadcaster dispongono già dell’infrastruttura, che in gran parte è basata proprio su IP. In questo modo, quando avverrà la transizione completa all’IP, essi non dovranno operare investimenti importanti in termini di capitali. Inoltre, poiché l’IP si basa sull’interoperabilità e su standard aperti, l’uso di tecnologia proprietaria con standard propri può non essere ammessa.

La tecnologia Keyboard, Video, Mouse

Una delle tecnologie che sta usando l’IP traendone benefici eccellenti è la cosiddetta “Kvm technology”, ossia la tecnologia keyboard, video e mouse. La Kvm è ampiamente usata in molti settori e applicazioni; essenzialmente essa consente agli operatori di spostarsi (“switchare”) ed espandersi tra computer - spesso posizionati a grandi distanze tra loro - da una singola workstation, usando una tastiera e un mouse. Nel broadcast, la Kvm ad alte performance basata su IP elimina le limitazioni di un equipaggiamento audio-video tradizionale e consente agli utenti di lavorare in real time e compiere accurate operazioni video. Nell’Outside Broadcast, ad esempio, la tecnologia di switching può essere usata per consentire allo staff di passare in modo semplice da un flusso all’altro e di gestire gli stessi. Gli operatori hanno bisogno di monitorare i feed video, prevedere e assicurare la qualità delle riprese, garantire le capacità di playback e ritrasmettere i feed, o la traccia principale che controlla il broadcast, allo studio. Con la tecnologia Kvm gli operatori OB hanno la possibilità di controllare l’equipaggiamento adibito a questi compiti, estendendo e “switchando” i segnali video senza perdere in qualità o performance, in quello che spesso è uno spazio molto limitato. Anche negli studi la tecnologia Kvm agisce allo stesso modo che su un OB truck, solo lo fa su una scala lievemente più grande. La tecnologia di estensione comporta che le macchine possano essere collocate fuori dalla sala regia – molto spesso sono montate su un rack in una postazione centralizzata, come una sala server. In questo modo si libera lo spazio e si elimina l’eccesso di calore e rumore dalla sala regia. Non solo, si estendono la vita e le performance delle macchine stesse, perché le server room sono climatizzate. Gli operatori possono accedere alle macchine usando la loro tastiera e il loro mouse e grazie alle alte performance della soluzione Kvm non ci sono perdite nella qualità di latenza, quando si lavora su un determinato contenuto. Nella post-produzione, invece, grazie allo spostamento delle macchine nella sala server, la tecnologia Kvm rende l’ambiente di lavoro più confortevole e consente anche la creazione di una suite di editing basata su requisiti specifici del cliente, abilitando i differenti clients allo switch tra pre-set e risorse differenti, senza soluzione di continuità. Le suite di editing possono essere configurate facilmente, aumentando l’operatività senza che lo staff tecnico applichi patch o esegua cambiamenti.

Siete convinti?

I vantaggi di usare la tecnologia Kvm basata su IP nell’Outside Broadcast, negli ambienti chiusi e nella post-produzione sono argomenti convincenti per espandere l’adozione dell’IP. Dalla sua natura redditizia e onnipresente, alla performance, alla scalabilità e alla flessibilità che offre, l’IP usato lungo tutto il flusso di lavoro è in definitiva una caratteristica su cui fare leva in futuro per un broadcast di successo.

Jamie Shepperd_group marketing manager_2

Jamie Shepperd - Group Marketing Manager di Adder. Laureato in ingegneria e management, con un background nel settore broadcast e telecomunicazioni, Jamie Shepperd è Group Marketing Manager di Adder Technology, azienda per la quale lavora dal 2007. In Adder opera negli ambiti della generazione di contenuti, del web management, della pubblicità e delle PR ed è strettamente coinvolto nello sviluppo della strategia aziendale. È membro di SMPTE.

 

Pubblica i tuoi commenti