Fo-Cortellesi: una serata ‘magica’

RaiUno torna a fare cultura con Dario Fo. Ieri sera è infatti andato in onda in prima serata ‘Callas’, l’ultimo spettacolo teatrale scritto proprio dal Premio Nobel, insieme a Franca Rame (ed è dunque un omaggio anche a lei, altra grande protagonista della scena italiana, in tutti i sensi). Altissimo il livello dello spettacolo eppure alla portata di tutti, come solo i geni possono e sanno fare.

Ad affiancare Fo sul palco, nei panni della Callas (parte che doveva essere della Rame) una bravissima e (aggiungiamo) coraggiosa Paola Cortellesi.

Realizzato da Gianmarco Mazzi e Jacopo Fo, per la regia di Felice Cappa, l’opera è un viaggio nella vita di Maria Callas, che Fo conobbe quand'era ventenne. Vivaci i dialoghi: si passa dal comico al grottesco, al tragico e tutto avviene su un grande palcoscenico arricchito dalla proiezione di novanta dipinti che Fo ha dedicato alla soprano, ai suoi luoghi, alle persone che le ruotavano intorno. Dipinti bellissimi, che tra l’altro sono stati l’unica nota colorata in un palcoscenico ridotto ai minimi termini, con scenografie lineari, scarne e rigorosamente in legno ‘grezzo’, atte a far risaltare la recitazione.

Quella che è stata raccontata dai due attori, che sul palcoscenico si sono presi per mano e delicatamente ci hanno preso per mano, è la storia della Callas privata, non la soprano dei grandi successi, ma la donna sofferente, combattuta. Come Dario Fo spiegava anche nel prologo, l’idea è venuta a lui e alla Rame proprio per riscattare la figura di questa donna, troppo chiacchierata e troppo spesso fonte e vittima di pettegolezzi. Lui e Franca hanno voluto dare risalto alla donna di grandissimo talento, straziata da un amore per cui era pronta a sacrificare anche la vita, una donna travagliata che ha dovuto fare scelte molto forti e che alla fine della sua vita è rimasta sola.

Ad aprire lo spettacolo un Dario Fo che è entrato sulla scena come un giullare. E qui non possiamo per un momento non pensare anche a Benigni. Due grandi attori che sanno mantenere toni gioviali e trasmettere la gioia di vivere attraverso la gioia del teatro, anche cimentandosi in opere drammatiche e di alto livello culturale.

Dal racconto di Fo che incontra “la divina” fino alla morte della soprano (la sua voce si sente solo due volte - forse troppo poco), viene ripercorsa la storia di una donna che, tra passioni e cadute, è di grande attualità: in scena Fo (che usa anche il grammelot, il suo tipico linguaggio teatrale) e la Cortellesi raccontano e ‘diventano’ tante persone diverse.

Bravissima la Cortellesi a impersonare la Callas e la mamma, a cambiare voce e tonalità, oltre che a cantare, in qualche occasione (ma ben sappiamo come lei sia brava a fare praticamente tutto). Se una ‘critica’ dobbiamo farle, possiamo dire che è talmente brava che risulta a tratti quasi fredda sulla scena, di fianco ad un Dario Fo che trasmette invece un calore e un’energia incommensurabili. E allora ci viene una certa malinconia a pensare a quanto sarebbe stato bello vederlo sulla scena con la sua Franca anche questa volta.

Il racconto, dicevamo, è stato avvincente e semplice e ha mantenuto alto il livello di attenzione, oltre che del pubblico in sala, anche del telespettatore; non si è interrotto praticamente mai, se non quando Dario Fo ha avuto bisogno di bere un bicchiere d’acqua. Non sappiamo se lo sketch della ‘ricerca’ del bicchiere d’acqua su uno sgabello (ben lontano dalla scena centrale) sia stato studiato o sia stato improvvisato, ma di certo il risultato era divertente e ben riuscito, con la battuta di Fo sul ‘fare teatro di ricerca’.

Gli ascolti purtroppo non sono stati ottimi: su Rai1 lo speciale Callas ha conquistato, infatti, 1.822.000 spettatori pari al 7.81% di share. Ma - verrebbe da dire - valeva la pena di trasmettere la serata per la prima rete pubblica.

Peccato, comunque. Forse il basso risultato è da imputare alla concorrenza dell’immarcescibile ‘Il Segreto’ su Canale 5 (che ha fatto 4.210.000 spettatori pari al 16.8% di share) ma magari anche a quella del formidabile Crozza su La7 (ha detto di aver concesso a Cairo, a grande richiesta, una puntata in più per quest’anno, quella di venerdì prossimo), o ancora al fatto che il pubblico sia partito prevenuto, pensando ad uno spettacolo di pura cultura, troppo ‘pesante’ per il venerdì sera (e per RaiUno?).

Per tutti, però, per vedere come linguaggio teatrale e televisivo si possano fondere magistralmente, c’è ancora una possibilità: ‘Callas’, infatti, andrà anche in replica in prima serata il 6 gennaio su Rai 5.

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