Fra La7 e Sky è guerra (legale) per il rugby

Vediamo cosa ha scritto Stefano Carli su ‘Affari e Finanza’ (‘La Repubblica’): «”Per le quattro edizioni dal 2010 al 2013 (del Sei Nazioni) abbiamo offerto 6,5 milioni di euro per poter trasmettere le dirette dei match in chiaro, come abbiamo fatto gli scorsi anni e faremo anche per l'(attuale) edizione” – afferma Gianni Stella, amministratore delegato (in scadenza, a favore di Mauro Nanni; Ndr.) di TiMedia. “L’offerta ci è stata sollecitata dalla SNRL, Six Nations Rugby Limited, la società che…

Vediamo cosa ha scritto Stefano Carli su 'Affari e Finanza' ('La Repubblica'):

«"Per le quattro edizioni dal 2010 al 2013 (del Sei Nazioni) abbiamo offerto 6,5 milioni di euro per poter trasmettere le dirette dei match in chiaro, come abbiamo fatto gli scorsi anni e faremo anche per l'(attuale) edizione" - afferma Gianni Stella, amministratore delegato (in scadenza, a favore di Mauro Nanni; Ndr.) di TiMedia.

"L'offerta ci è stata sollecitata dalla SNRL, Six Nations Rugby Limited, la società che gestisce i diritti per conto delle federazioni interessate, e abbiamo apportato un sensibile aumento rispetto a 5,2 milioni pagati per il quadriennio in corso. Poi, dieci giorni fa Snrl ci scrive una lettera per farci sapere che hanno ricevuto un'offerta anche da Sky: 13 milioni, il doppio rispetto a noi, per i diritti via satellite. Ma a una condizione ben precisa: ossia che le trasmissioni in chiaro non siano in diretta ma esclusivamente in differita, con inizio solo un'ora dopo il termine degli incontri. Questo è inaccettabile ed è una condizione che Sky non è in grado di avanzare».

PerchéO
«Come ho scritto alla Snrl, la materia è regolata a livello europeo dal Lodo Monti: sono le condizioni poste a Sky nel 2003 per avere l'ok all'acquisto in Italia della piattaforma concorrente, Stream. E il Lodo Monti stabilisce che Sky non può al momento acquisire diritti per piattaforme tecnologiche diverse dal satellite. Quindi non può fare un'offerta per i diritti in chiaro del rugby perché viola il lodo Monti. E lo viola anche se acquista diritti satellitari ma imponendo di non mettere in vendita i diritti per le dirette in chiaro. Non abbiamo intenzione di rinunciare al 6 Nazioni: l'anno scorso le dirette ci hanno dato una media di share del 5%, con quasi l'8% quando giocava l'Italia».

Pubblica i tuoi commenti