Domenica anomala in Tv, non solo per l’episodio di Fiorello contrapposto a Fazio ma anche per un’incredibile ‘Buona domenica’, dove lo scontro Sgarbi-Mussolini diventa puro delirio e per una Ventura che, forse provocatoriamente, torna a puntare sui politici, con Di Pietro superstar.
Ascoltare Fiorello è sempre piacevole. Vederlo in Tv, anche solo per mezz'ora in un programma promozionale per lanciare la nuova edizione di "Viva RadioDue" è stato altrettanto piacevole e divertente. È però difficile da capire perché lo showman siciliano ce l'avesse così tanto con Fabio Fazio, tanto da criticarlo duramente e definirlo "un bambino che piange sull'Auditel". Poi Fiorello ha chiesto scusa ma l'episodio resta perlomeno un po' "sopra le righe".
Tutto sarebbe nato perché Fazio, saputo che la rete ammiraglia Rai gli contrapponeva, per buona parte del suo programma su RaiTre, e quasi inaspettatamente, lo 'special' di Fiorello, se ne sarebbe lamentato (non si sa con chi, probabilmente con il direttore della sua rete Paolo Ruffini). Non ci sono dichiarazioni ufficiali di Fazio, nessuno di RaiTre si è fatto sentire, ma a detta di Fiorello, "a RaiTre e a Fazio la cosa non è andata giù". Non soddisfatto, Fiorello ha infierito: "Lo credevo un amico. Pensavo fosse un grande - ha detto a Leandro Palestini di 'Repubblica' - mi ha molto deluso: non è possibile che uno come Fazio pianga per gli ascolti. Se fa così mi cadono....le braccia. Dai, Baldini facciamo una serata Tv da schifo così quelli di RaiTre faranno più ascolti. Dai facciamogli vincere la serata al piccolo Fazio".
Nella giornata di ieri l'opportuna marcia indietro di Fiorello, anche perché Fazio, trascinato dalla solita strepitosa Littizzetto (non contrapposta a Fiorello), ha alla fine raggranellato un ottimo 15.92%. Fiorello è volato oltre il 30%, invece, come prevedibile, trascinando al successo anche la fiction 'Assunta Spina'.
Fiorello ha comunque dimostrato, per l'ennesima volta, di saper fare il suo mestiere e, soprattutto, di alzare ogni volta gli ascolti, in Radio come in Tv. E ha fatto capire di voler ripetere l'esperienza di domenica scorsa. RaiUno gli offrirà sicuramente ponti d'oro per farlo davvero.
Ma domenica è successo altro in Tv. Su RaiDue Simona Ventura ha offerto uno spettacolo incredibile, dando vita in 'Quelli che... il calcio' a un incomprensibile e lunghissimo (e alla fine molto 'serio') 'ring' con al centro soprattutto Antonio Di Pietro (affiancato da Gianni De Michelis), incalzato da Pietrangelo Buttafuoco nel ruolo del 'giornalista di destra'. Paolo Villaggio, intervenuto successivamente, ha chiesto infatti alla Ventura: "Ma che cosa avete fatto prima con i politiciO Ma che cos'eraO Non lo fate più!".
Incomprensibile, a meno che non si pensi a una specie di 'vendetta' della Ventura dopo il 'taglio' della parte finale della trasmissione e le contestazioni per le dichiarazioni di Moggi e Mastella. Invitare Di Pietro, nemico giurato di Mastella, era un modo per 'legittimare' anche quella scelta. Ma non sarebbe più semplice far rispettare una volta per sempre la norma, già in vigore in Rai, di non invitare i politici nei varietàO Perché non lo si faO Mistero...
A seguire, da segnalare anche un duetto con Domiziana Giordano, dopo lo scontro della Ventura con la madre all'Isola dei famosi'.
Il peggio però è stato in 'Buona domenica', dove non sapendo più che fare (l'assenza di Costanzo dalla prima parte pesa) Cesare Lanza e soci hanno rimesso in scena a lungo il duello Sgarbi-Mussolini. Un copione che ormai tiene la scena quasi tutti i giorni sulle reti Mediaset e che domenica ha raggiunto il culmine.
Si è visto così, all'interno di una discussione sulle donne in Tv (naturalmente la Televisione non fa che parlare di sé, facendosi anche la morale, manco a dirlo per finta e per fare spettacolo, come già aveva insegnato Giletti a 'Domenica in') animata da una Falcetti offesa dall'ignoranza delle 'pupe', il prorompente arrivo di Sgarbi, provocato dalla solita Mussolini. In mezzo, a segnare bene i vari momenti dello scontro, c'era Lanza, con tanto di gong, manco fossimo in un torneo di pugilato.
Sgarbi faceva l'offeso: "Mi avete chiamato ma io avevo detto che venivo solo se non c'era il ring, voi della produzione siete scorretti, volevate il ring e io no" - urlava inviperito. Ce l'aveva poi con la Panicucci, pure presente: "Il regolamento di 'La pupa e il secchione' non è democratico, perché il voto della Mussolini vale di più. Ecco perché va bene a una fascista". La Panicucci non riusciva a replicare, sovrastata da urla, parolacce e intemperanze varie.
Intanto la Mussolini girava per lo studio per provocare Sgarbi, come un torero fa con il toro mediante la muleta. Lanza sogghignava, anche perché era riuscito a far venire Sgarbi in studio, davanti alla Mussolini (prima era collegato da una postazione lì accanto).
E poi ecco davvero lo scontro atteso. Attaccava la Mussolini: "Lui mi dà della fascista, ma prima delle elezioni voleva candidarsi con me. Aveva cercato di farsi mettere nella mia lista". "Fascista e bugiarda - tuonava Sgarbi - . Con te non volevo parlare, la colpa è della produzione che cercava il ring. È un meccanismo perverso nel quale io stesso sono coinvolto".
Lo sanno tutti che è proprio così ma anche questa 'rivelazione' autocritica detta sempre in Tv serve allo scopo di fare ascolti, operazione poi puntualmente riuscita. Seguono attimi di delirio puro, con Sgarbi che tira fuori l'Olocausto, la Mussolini che lascia lo studio, la conduttrice Perego che, offesa dal fatto che Sgarbi aveva mischiato pupe e secchioni con l'Olocausto, chiama la pubblicità.
Ed ecco finalmente il sipario, a chiudere una giornata che sarebbe bello dimenticare, come quando ti fanno vedere il peggio per dirti: "Più in basso di così con si può...".
Ma sì che si può, vedremo magari domenica prossima. Nel frattempo anche Italia 1, oltre a Canale 5, ci guadagna e lo scontro continua a 'La pupa e il secchione"...