Grande manifestazione contro l’Eliseo e Sarkozy , che vuole abolire la pubblicità dalla Tv pubblica transalpina.
Giornalisti, sindacati dell'informazione, intellettuali e opinionisti, ma anche molti dirigenti della Tv di Stato francese hanno scioperato e manifestato contro l'improvvisa proposta del Presidente Sarkozy, lanciata nel dicembre scorso, di sopprimere la pubblicità nella Tv pubblica e di favorire programmi di qualità, con l'obiettivo di creare una 'BBC alla francese'. Un modello, quello della BBC, unico nel suo genere che affonda le basi in un mondo, quello anglosassone, che ha un modo diverso di vedere l'informazione e soprattutto il servizio pubblico.
La proposta era stata fatta dal nuovo marito di Carla Bruni senza consultare i membri del governo e gli operatori dell'informazione. In poche parole, sarebbe stata tutta farina del sacco di Sarkozy.
Una soluzione che però implicherebbe la perdita di 840 milioni di euro di introiti pubblicitari, che verrebbero dirottati sulle emittenti private. Tra di esse, Tf1 controllata da personaggi annoverati tra i più accesi sostenitori di Sarkozy, dall'imprenditore delle comunicazioni Martin Bouygues a Vincent Bollorè.
Le reti pubbliche (in primo piano France 2 e France 3, ma non solo), private del "tesoretto" degli introiti pubblicitari, non potendo fare affidabilità sul canone, che è uno dei più bassi d'Europa, sarebbero costrette a trovare altre fonti di finanziamento anche per coprire la spesa di 400 milioni di euro necessaria a produrre programmi che coprano il tempo complessivo occupato dalla pubblicità.
Per tappare il buco Sarkozy ha proposto un sistema di tassazione degli introiti pubblicitari delle Tv private, degli operatori telefonici e dei portali Internet. Ma la proposta è apparsa improvvisata e affatto sicura quanto a introiti realmente disponibili per le Tv pubbliche, mentre il canone non dovrebbe essere aumentato.
A distanza di un mese e con la popolarità di Sarkozy largamente in declino è così arrivata la reazione organizzata di giornalisti, sindacati e intellettuali, che sono scesi in piazza per manifestare contro la proposta del presidente francese. Martedì scorso in piazza c'erano 11.000 dipendenti della Tv pubblica.