Freccero: pensionato ma iperattivo

Ma davvero ce lo vedete Carlo Freccero ai giardinetti? Eppure anche per lui è scoccata l’ora della pensione dalla Rai. E fioriscono le ipotesi su cosa farà ora questo autentico ‘guru’ della Tv.

Dal 5 agosto Carlo Freccero lascia Rai4 e va in pensione ma il suo nome non scomparirà certo dall'ambiente televisivo e resterà comunque legato alla Tv. Il direttore di Rai 4, al quale sarebbero già state fatte alcune offerte, ha annunciato che una volta lasciata la Rai, si dedicherà innanzitutto alla conclusione del suo libro (dopo il primo pubblicato “Televisione”), poi si vedrà.

Qualche indiscrezione sul “dopo Rai” è emersa qualche settimana fa in un'intervista rilasciata a Savona, all'edizione locale di 'La Stampa', nella quale il “guru” savonese della Tv ha detto che non gli spiacerebbe rimanere nell'ambiente della Televisione e ammettendo che gli sono già state fatte alcune proposte. Il 'Corriere' invece accenna addirittura a un eventuale impegno diretto in politica, altra passione di Freccero.

Originario di Savona, classe 1947, uno dei fondatori e a lungo programmatore del FilmStudio di Savona, Carlo Freccero ha iniziato la sua carriera in Fininvest nel 1979, dove è stato direttore dei programmi di Italia 1, per approdare poi all'avventura francese di La Cinq. Freccero approda in Rai nel 1993 come consulente; tre anni dopo nel 1996 è direttore di Rai 2 che durante la sua direzione assumerà l'identità di rete giovane, alternativa e 'provocatoria'.
Tra i volti che ne hanno fatto parte i fratelli Guzzanti, Serena Dandini, Fabio Fazio, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Piero Chiambretti.

I programmi proposti dalla sua rete durante la campagna elettorale del 2001 furono ritenuti scomodi da parte del centrodestra guidato da Silvio Berlusconi che nel 2002 pronuncia il noto editto bulgaro che porterà all'allontanamento dalle reti Rai di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi (questi ultimi andavano in onda su Rai 2).

Il 16 aprile 2002 Freccero viene rimosso dalla direzione di Rai 2 e finisce 'inutilizzato' in Rai. Per alcuni anni si dedica così all'insegnamento al Campus Universitario di Savona, al corso di Scienze della Comunicazione dove insegna anche Felice Rossello (è stato uno degli autori di Fabio Fazio). Nel 2007 riprende un impegno diretto in Rai, dapprima come presidente di Rai Sat e poi come direttore del nuovo canale Rai 4, che si è affermato in questi cinque anni come canale giovane e con prodotti di qualità.

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