Ascolti in rapida discesa per un programma di RaiUno che non funziona e non riesce e catturare il pubblico. Basterà cambiare titolo e chiamare un nuovo autore per far ‘risalire’ i meter dell’AuditelO
Funari ricomincia da zero, cambia nome al suo show e rompe la collaborazione, litigiosa già dalla prima serata, con Diego Cugia.
Ma basteranno queste modifiche a far risalire il programma nella classifica AuditelO Probabilmente no, perché il problema non è tanto il conduttore, quanto il programma vero e proprio, un pout pourri di generi, un impasto mal riuscito fra un classico show del sabato sera con ospiti e balletti, i siparietti tra De Luigi e la Ortega che ricordano vagamente la sitcom, momenti di informazione giornalistica o di denuncia.
Di fatto la differenza dalla prima alla seconda puntata si è vista. Si è visto soprattutto un Funari nettamente cambiato. Il primo, quello che leggeva i testi di Cugia sul 'gobbo', ricordava un anziano semi rimbambito, che cercava (e trovava a fatica) i testi appunto sul gobbo, si confondeva con le parole, lanciava messaggi che non gli appartenevano. Insomma, non erano parole sue.
Il secondo Funari, invece, ricordava di più il leone ruggente dei vecchi tempi. Non sedeva più sul suo trono (anche a causa di un incidente durante la conferenza stampa di presentazione, in cui era caduto rovinosamente), camminava per lo studio, fissava la telecamera, sembrava che volesse entrarci dentro, ci mancava solo che dicesse: "Dammi la uno! Dov'è la dueO". come ai tempi di "Funari news" o "Zona franca". Insomma, pur con l'età, sembrava quasi il Funari di una volta, quello che piaceva al pubblico, iroso, retorico e vecchio imbonitore, in grado di catturare il pubblico, pur senza le parolacce o i toni provocatori di un tempo
Ma non è bastato. Il programma resta un mix di generi che non dice molto; non si sa a quale pubblico si rivolga, forse perché vuole parlare a tutti e alla fine lo vedono ben pochi.
E va sempre peggio. La prima puntata, che ha potuto contare sul fattore curiosità, sul ritorno di Funari dopo 11 anni lontano dalla Rai, ha fatto il 17,11% di share. La seconda puntata, invece di recuperare il pubblico lo ha perso, facendo il 12,6% di share (più che "doppiato" dalla classicissima 'Corrida' di Gerry Scotti, che ha fatto il 33,04% di share).
Con la terza puntata Funari, Del Noce e Bibi Ballandi (produttore dello show) si giocano l'ultima carta. Via Diego Cugia, con scia di polemiche trascinatesi già da prima che partisse il programma a causa dei testi, e dentro Giampiero Solari, autore della scuderie di Ballandi. Via anche il vecchio titolo e dentro uno nuovo "Vietato Funari".
A "Funari news" era andata abbastanza bene, chissà che chiamare un programma con il nome del conduttore non porti bene...