C’è grande mobilitazione della BBC e ci sono anche alleanze inedite a livello televisivo per il rilascio di Alan Johnston, reporter della stessa BBC rapito il 13 marzo a Gaza. Purtroppo finora non si è arrivati alla sua liberazione.
Non c'è stata nessuna conferma, per fortuna, all'annuncio da parte di uno sconosciuto gruppo di fanatici islamici palestinesi che hanno rivendicato l'uccisione di Alan Johnston, reporter della BBC e unico giornalista rimasto nella striscia di Gaza. Johnston è stato rapito il 13 marzo e da allora non si è avuta nessuna notizia di lui.
Il direttore generale della BBC ha lanciato un appello per la liberazione di Alan Johnston, vittima di un rapimento ancora oggi misterioso e dalle dinamiche uniche, dal momento che finora i giornalisti rapiti nei territori venivano rilasciati nel giro di poche ore.
"Chiedo a tutti coloro che possano avere una qualche influenza sui rapitori di fare del loro meglio per assicurare la liberazione rapida e sicura di Alan" - ha detto il responsabile dell'emittente Mark Thompson in una conferenza stampa tenuta a Ramallah, in Cisgiordania,il 12 aprile scorso (purtroppo da allora la situazione non si risolta), dove era arrivato proprio nel tentativo di sbloccare la situazione. Dopo aver espresso la "preoccupazione crescente della Bbc per i danni fisici e psicologici che l'incarcerazione potrebbe causare al giornalista", Thompson si è rivolto direttamente ai rapitori chiedendo il rilascio del corrispondente.
Il direttore generale della BBC ha detto che l'emittente non ha avuto finora alcun contatto con i rapitori e che nessun riscatto è stato chiesto in vista di un'eventuale liberazione. Intanto qualche settimana fa Sky News, Bbc, Cnn e Al Jazeera hanno lanciato un appello a reti unificate per la liberazione di Johnston. Nell'occasione, a un mese esatto dal rapimento del reporter della Bbc nella striscia di Gaza, i colossi dell'informazione televisiva internazionale hanno prodotto insieme una trasmissione in diretta da Ramallah.
