Gelli approda su Odeon

Era proprio il caso di dare spazio in Tv per la prima volta in effetti, a uno come Gelli, 90 anni, che si proclama fascista e ancora ritiene che il suo piano per (più o meno) sovvertire il sistema democratico in Italia, con al centro la loggia massonica occulta P2, fosse (e sia) cosa buona e giustaO Odeon ritiene di sì, per le ragioni che sono state spiegate dal suo editore Raimondo Lagostena, ma molti altri ritengono di no. In ogni caso, lunedì sera alle 22.20 è andata in onda ‘Venerabile Itali…

Era proprio il caso di dare spazio in Tv per la prima volta in effetti, a uno come Gelli, 90 anni, che si proclama fascista e ancora ritiene che il suo piano per (più o meno) sovvertire il sistema democratico in Italia, con al centro la loggia massonica occulta P2, fosse (e sia) cosa buona e giustaO Odeon ritiene di sì, per le ragioni che sono state spiegate dal suo editore Raimondo Lagostena, ma molti altri ritengono di no.

In ogni caso, lunedì sera alle 22.20 è andata in onda 'Venerabile Italia', anche se Gelli non era esattamente il conduttore ma una sorta di 'opinionista fisso' (in realtà, è intervenuto solo per poco più di un minuto, in questa prima puntata della serie).

E le polemiche a livello politiche si sono sprecate, con non pochi imbarazzi anche nel Centro-Destra (Gelli ha tirato in ballo anche Berlusconi, a suo tempo inserito nelle liste della P2).

Malissimo l'ha presa la FNSI, il sindacato dei giornalisti:

«La notizia che Licio Gelli, l'ex Gran Maestro della Loggia P2 diventi protagonista e conduttore (ma non è proprio così, appunto; Ndr.) di un talk show su Odeon Tv ci lascia francamente indignati. Che un personaggio che è stato al centro di torbide manovre politiche-affaristiche che hanno inquinato il Paese nei decenni scorsi conduca un programma dall'evocativo titolo 'Venerabile Italia' lo consideriamo un vero e proprio insulto alla storia di questa nostra nazione ed un affronto gravissimo al mondo dell'informazione».

È stato richiesto anche l'intervento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per una sorta di 'censura preventiva' del programma, peraltro senza successo.

Ma vediamo la difesa di Odeon.

«Vorremmo che non ci fossero equivoci: Licio Gelli non sarà il conduttore di un programma o di un ciclo di trasmissioni ma si è prestato a raccontare davanti alle telecamere di Odeon Tv le sue memorie, che diventeranno materiale per gli storici di oggi e di domani». Lo ha detto il proprietario di Odeon Tv, Raimondo Lagostena Bassi, commentando le reazioni che hanno fatto seguito all'annuncio della partecipazione dell'ex venerabile della P2 ad una nuova programmazione del circuito televisivo.

«Il materiale audio e video raccolto da un protagonista diretto di fatti storici, lungo 60 anni, come Gelli - ha sottolineato Lagostena Bassi - è un servizio di documentazione e di pubblica utilità che Odeon va a svolgere. Sarà una ricostruzione precisa e rigorosa, che prevede anche la contrapposizione di commenti di esperti di orientamento diverso. Le vicende di Gelli sono state ampiamente studiate dalla magistratura italiana. Ricordo comunque che gli archivi di Gelli sono custoditi all'archivio di Stato di Pistoia dove vengono studiati dalla professoressa Linda Giuva, la moglie di Massimo D'Alema».

Sarà ma le perplessità restano intatte e se nessuna Tv finora ci aveva pensato, ci sarà una ragione...

Per Odeon, però, almeno, questo è un bel colpo in termini di notorietà e di pubblicità indiretta, anche se, appunto, molti non hanno gradito...

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