Il gruppo fa partire nel paese del Sol Levante tre canali multimediali dedicati a cibo, moda e sport su satellite, cavo, web e tablet.
Vediamo cosa ha scritto in proposito Sandra Riccio su 'La Stampa':
“Quale mezzo migliore per raccontare il made in Italy ai cinesi se non la Televisione? Programmi sui piaceri della tavola italiana o servizi sulle ultime novità della moda di Milano riescono ad accorciare tempi e distanze e possono aprire milioni di porte alle eccellenze del nostro Paese.
A percorrere per primo questa strada è l'italiana Giglio Group, società controllata da Gruppo Giglio, che a sua volta ha tra i suoi azionisti Dada.net (gruppo Buongiorno-Ntt Docomo).
Giglio Group sarà il primo ed unico editore italiano autorizzato a trasmettere sul territorio cinese. La società, guidata dal genovese Alessandro Giglio, classe 1965 e una lunga esperienza imprenditoriale nel settore televisivo, ha appena siglato un accordo in esclusiva con la cinese China International Broadcasting Network (Cibn), tra i leader di mercato nel Paese del Dragone e di proprietà del governo cinese. L'intesa prevede la realizzazione di tre canali tematici multipiattaforma, disponibili sull'intero territorio della Cina e prossimamente anche in Indonesia.
Al vasto pubblico sarà offerto un canale su food, luxury, art and design, un secondo canale sarà dedicato a moda, lifestyle e musica mentre sul terzo andranno in onda sport, motori e boats and adventures. Una grande vetrina per il made in Italy. I canali saranno infatti accessibili da tutte le tecnologie digitali: satellite, cavo, iptv, web, mobile e tablet attraverso una piattaforma integrata che già oggi raggiunge oltre 150 milioni di utenti. «L'obiettivo è quello di cercare di sedurre la cultura cinese, per arrivare al cuore della Cina come fecero i primi pionieri italiani in quel Paese» - ha detto Alessandro Giglio nella presentazione dell'iniziativa.
Le programmazioni sono a poche settimane dal via, i nuovi canali saranno accesi il prossimo 1° luglio e l'interesse non manca. «Il mercato asiatico si sta aprendo molto più che in passato - ha detto Mario Zanone Poma, vice-presidente di Fondazione Italia-Cina -. Mancava una giusta comunicazione e questo prodotto chiude un gap».
Non solo più visibilità. La nuova avventura prevede infatti anche una parte dedicata all'e-commerce. Gli spettatori, che assisteranno alle programmazioni sui nuovi canali dedicati all'Italia, potranno contestualmente effettuare acquisti con il semplice uso del telecomando. Così se sul canale Tv andrà in onda un documentario sulle cantine del Monferrato, chi siede davanti al televisore potrà comprare il vino di cui ha appena ascoltato la storia direttamente dalla Tv. «Per ora contiamo di fatturare soprattutto dagli abbonamenti televisivi, un'altra fetta arriverà dalla pubblicità e una terza parte, più piccola, è prevista dalle vendite sulla Tv, che partiranno a settembre» - ha detto Giglio.
Le previsioni sono di chiudere il primo anno di attività con un fatturato di 15 milioni di euro che dovrebbero raddoppiare a 30 già nel secondo anno a fronte di un investimento che è stato complessivamente di 40 milioni di dollari”.