Dai microfoni di ‘Viva Radio Due’ ha invitato il pubblico a stracciare la scheda elettorale finché non verrà risolto il problema della “monnezza”. Scandalo e anche qualche protesta.
Per il suo ritorno in Radio, con la trasmissione "Viva RadioDue" Fiorello ha voluto fare il "botto" con una forte affermazione a livello politico, tra il serio e il faceto, inserendosi subito dietro a Beppe Grillo (che ha apprezzato l'intervento) nella piccola lista dei predicatori mediatici.
"Oggi vogliamo finire sui giornali, ne diremo di cotte e di crude. Anche se siamo in par condicio e non si può..." - ha esordito il conduttore radiotelevisivo. Poi l'invito secco e perentorio a "stracciare il certificato elettorale" e a "non votare finché non risolvono il problema dei rifiuti in Campania".
Subito dopo Fiorello fintamente preoccupato, ha affermato: "È istigazione al non votoOO È un reatoO C'è la galeraO". Rideva ma ha continuato per buona parte del programma seguendo l'ondata dell'antipolitica che negli ultimi mesi sta percorrendo il Paese.
Ma, come detto prima, le dichiarazioni di Fiorello, pur dette in tono serio, erano inserite in un programma improntato sullo scherzo e l'ironia. Un tema serio, quindi, in relazione al quale l'artista di Augusta ha voluto lanciare una forte provocazione, anche a rischio che qualcuno possa proporgli di entrare in politica.
Un'altra sorpresa a "Viva RadioDue" è stata quella di un Nanni Moretti in perfetta forma, ironico su se stesso tanto da fare l'imitazione dell'imitazione che Fiorello fa di lui. In realtà Moretti si era esibito in questa performance già in un'altra puntata di qualche anno fa (in modo più contenuto) ma mercoledì scorso ha veramente dato il meglio. Noto per essere snob e un po' orso, si è trovato talmente a suo agio nello studio di Fiorello da farsi prendere la mano, parlare in un tedesco inventato ancora più comico di quello che vide Trapattoni passare sui vari Blob e programmi simili, per qualche decina di minuti.
Un fiume in piena che Fiorello ha fatto fatica a contenere, tanto da dire ad un certo punto: "Basta, Baldini, noi ce ne andiamo". È poi riuscito a riportare Moretti alla serietà con la solita domanda politica ("Rifaresti il CaimanoO").