Gli Stati Generali dell’informazione sarda

La situazione nell'isola –

Non è facile la situazione dei media in Sardegna ma ancor peggio va alla gran quantità di giornalisti precari. La situazione è stata esaminata nella “tre giorni dell’informazione in Sardegna” svoltasi ad Alghero.

Si è svolta ad Alghero la tre giorni dell'informazione in Sardegna organizzata dall'Assostampa sarda e dall'Ordine dei giornalisti, cui hanno preso parte i presidenti degli istituti di categoria Inpgi e Casagit, oltre al Segretario del Fnsi Franco Siddi, al direttore della stessa Fnsi Giancarlo Tartaglia, a Francesco Birocchi dell'Assostampa e a Filippo Peretti, Presidente regionale dell'Ordine, più comitati di redazione, giornalisti e rappresentanti sindacali delle varie testate isolane. Al dibattito hanno anche partecipato il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e la presidente del Consiglio Claudia Lombardo, oltre a vari amministratori locali.

Sul tavolo erano in discussione: i pericoli che corre la libertà di stampa, il rapporto con la politica e gli editori, lo stato della professione e il precariato. Ad illustrare lo stato dell'informazione isolana ci ha pensato Francesco Birocchi, presentando un rapporto sul suo stato di salute, da cui si evince che sono circa 1900 gli iscritti all'Ordine: 526 professionisti, 64 i praticanti e 1334 i pubblicisti. Birocchi si è anche soffermato sul fatto che “quasi la metà dei giornalisti professionali è condannata al precariato, una situazione gravissima che angoscia il sindacato”.

Ha poi proseguito: “Non passa giorno che i giornali ed i giornalisti non vengono sottoposti ad attacchi violenti quanto generici per abbatterne la credibilità”. E di credibilità ha parlato proprio Celestino Tabasso: “In media un terzo delle notizie dei due principali giornali sardi è prodotto da precari. Un altro terzo è prodotto da uffici stampa ed agenzie dove ci sono precari, resta solo una piccola fetta prodotta da giornalisti contrattualizzati…”.
Altra voce che ha parlato della credibilità è quella di Filippo Peretti: “Oggi i giornalisti non fanno opinione alcuni colleghi delle emittenti televisive sono solo dei porgitori di microfono, mentre nella carta stampata non si fa altro che virgolettare le dichiarazioni altrui…”.

Del tema del precariato si è molto discusso ed è venuto fuori come per ogni giornalista assunto a tempo indeterminato ci sia un collega disoccupato o senza garanzie. Durante i tre giorni si è però anche discusso dell'attuale situazione di Sardegna 1 (l'emittente sembra in qualche difficoltà) e della crisi di E-polis.
Sul tema è tornato anche Franco Siddi: “La composizione appare complicata anche da elementi di esasperazione non cercati né voluti dal sindacato. Tuttavia una soluzione ragionevole è possibile e va costruita ristabilendo una relazione di fiducia e la chiarezza sulle regole…”.

Siddi ha anche annunciato come nella prossima primavera nell'isola si terrà il Meeting dell'informazione del Mediterraneo promossa dal Fnsi. Il presidente della Regione Cappellacci ha sottolineato come “politica ed informazione devono lavorare insieme anche per portare all'attenzione dell'opinione pubblica i problemi della Sardegna…”. Infine la presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha negato l'esistenza di una vera emergenza per la libertà di stampa: “Il pluralismo è garantito ed il lettore non è uno sprovveduto…”.

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