Vediamo che cosa è successo in questo campo, che quasi ogni giorno fa registrare nuovi sviluppi, sulla base di quel che ha scritto ‘TeleRadioFax’:
“La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato, nel sito istituzionale del Ministero, ulteriori due graduatorie regionali relative ai fornitori di servizi di media audiovisivi che, a seguito del bando del 2 maggio 2016, avranno diritto a essere veicolati sulle frequenze televisive coordinate a livello internazionale. Tali due graduatorie si riferiscono alle regioni Emilia-Romagna e Marche.
Entro mercoledì 2 novembre 2016 (secondo un diverso sistema di calcolo il termine potrebbe essere il 3 novembre 2016, ma, per evidenti ragioni di prudenza, è opportuno considerare il 2 novembre 2016), i fornitori di servizi di media audiovisivi di cui alle citate graduatorie devono comunicare alla Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico: a) la volontà di essere trasportati su frequenze coordinate messe a disposizione; b) la conferma della capacità trasmissiva che intendono acquistare per il trasporto dei loro marchi su dette frequenze”.
A titolo di cronaca precisiamo che ai primi due posti delle graduatorie in questione si sono piazzate in Emilia-Romagna Trc e È Tv e nelle Marche Tv Centro Marche e È Tv Marche.
In precedenza erano state pubblicate, come si ricorderà, le analoghe graduatorie relative a Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Puglia. Ed ecco che “la Dgscerp del Ministero ha pubblicato i dati di richiesta di capacità trasmissiva basati sulle risposte fornite dalle emittenti rispetto ai bandi delle tre regioni per le quali erano state rese note le graduatorie regionali… (appunto Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Veneto; N.d.R.).
Sulla base di tali risposte, il Ministero ha ritenuto che non vi siano i presupposti per mettere a gara le frequenze che erano state individuate per un’eventuale assegnazione in queste ultime regioni attraverso ulteriori beauty contest (si tratta delle frequenze coordinate corrispondenti al CH 58 UHF in Friuli-Venezia Giulia, CH 7 VHF in Puglia, CH 60 in Veneto)”.
Sono stati infatti pubblicati dal Ministero le ‘variazioni e integrazioni delle determine’ dell’11 ottobre scorse relative alle citate tre regioni (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Puglia). Per capire cosa è successo, prediamo ad esempio il Friuli-Venezia Giulia, dove, “VISTA la relazione del responsabile del procedimento Dott. Giovanni Gagliano, prot.n. 68545 del 26 ottobre 2016 con la quale trasmette l’elenco dei soggetti utilmente collocati, alla luce delle dichiarazioni rese dagli stessi, destinatari della capacità trasmissiva richiesta, ed attesta che la somma della capacità trasmissiva necessaria è pari a Mb/s 28,50;
CONSIDERATO che nella medesima relazione viene evidenziato che, tenuto conto della capacità trasmissiva della frequenza coordinata attribuita agli aventi titoli nella regione FRIULI VENEZIA GIULIA da mettere a disposizione ai fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nella nuova graduatoria è pari ad un totale di Mb/s 24,88, nonché quella delle frequenze coordinate CH 32 UHF e CH 42 UHF già assegnate, non è necessario attivare la procedura per l’attribuzione dell’ulteriore frequenza coordinata CH 58 UHF nella citata Regione”.
Pertanto, “è approvata l’allegata graduatoria dei fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nella regione FRIULI VENEZIA GIULIA che sostituisce quella di cui alla determina dell’11 ottobre 2016… I fornitori di servizi di media audiovisivi di cui all’allegato elenco, che fa parte integrante della presente determina, sulla base della posizione conseguita nella nuova graduatoria, saranno destinatari della capacità trasmissiva richiesta e messa a disposizione dagli aggiudicatari delle frequenze coordinate per la regione FRIULI VENEZIA GIULIA, nonché dai titolari dei diritti d’uso definitivi delle frequenze coordinate CH 32 UHF e CH 42 UHF nella medesima regione”.
Peraltro, “ai sensi dell’art. 6, comma 9 sexies del d.l. 145/13 e s.m.i. i fornitori di servizi di media audiovisivi che utilizzeranno la capacità trasmissiva di cui al comma 9-quater per un determinato marchio, non possono trasmettere nel medesimo bacino lo stesso marchio utilizzando altre frequenze. Pertanto i soggetti che hanno manifestato la volontà di utilizzare la capacità trasmissiva delle frequenze coordinate per trasmettere il marchio per il quale si sono utilmente collocati in graduatoria, non potranno, qualora titolari di diritto d’uso di una frequenza digitale, trasmettere nella medesima regione quel marchio, ma dovranno mettere a disposizione la propria capacità trasmissiva a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi”.
Provate a raccontare la storia vera di quanto sta accadendo in Italia ed in Puglia in particolare.
Perché il Ministero non ha considerato le linee guida dell’Autorità per la Concorrenza del 15 marzo 2016.
Perché l’AGCOM nega l’accesso agli atti relativi ai dati che hanno determinato i prezzi “calmierati” per la fornitura ai FSMA (622/15) della capacità trasmissiva.
Perché in Puglia i prezzi per la capacità trasmissiva sono + 1500 % di quelli di mercato.
Perché il 13 ottobre 2016 l’avvocatura dello Stato in camera del Consiglio di ha dato informazioni forvianti sulla chiusura imminente delle emittenti in Puglia.
Tanti perché meritano un vostro approfondimento .
Grazie