Dopo la Toscana, ecco Lazio, Campania e di nuovo il Veneto. Continua la revisione (forzata) delle proprie decisioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Ecco le ragioni…

Tanto tuonò che piovve. Non vogliamo chiederci se l'aforisma sia veramente di Socrate, ma si adatta perfettamente alla situazione attuale che il Ministero dello Sviluppo Economico sta vivendo. Il dipartimento Comunicazioni è costretto a una revisione delle graduatorie. Costretto è il termine corretto, giacché l'ordine perentorio arriva dalla Magistratura amministrativa, sollecitata dai ricorsi delle emittenti locali.
Martedì 19 marzo è stata revisionata, così, la graduatoria della Toscana che risale nientemeno che al novembre 2011. La modifica è stata ottenuta sulla base di un ricorso capeggiato da Tv1 di Montevarchi. In questo caso non solo il Ministero è stato soccombente nel ricorso, ma è stato pure ribacchettato dal Tar per non aver mai adempiuto all'ordine di revisione: siamo arrivati al punto che nell'ordinanza del Tribunale amministrativo del Lazio dello scorso 28 febbraio al Mise erano stati dati venti giorni di tempo prima di rischiare un imbarazzante, ennesimo commissariamento ad acta.
In realtà non cambia molto nella graduatoria: le modifiche sono nei punteggi delle intese (all'epoca volontarie) che si sono collocate nelle posizioni dal diciannovesimo al ventunesimo posto. Siamo fuori dalla parte utile della classifica, ma molte di queste emittenti avevano avuto dei diritti d'uso secondari in concessione. Nel dettaglio, passa al diciannovesimo posto la cordata guidata da Tv1 con Telecentro 1, Tele Liguria Sud e Retesole; al ventesimo posto troviamo ora Antenna 5, Antenna 3 Massa e Linea 1 e infine al ventunesimo Noi Tv, Teleidea, Rtu Aquesio e Primocanale. Le eventuali modifiche dei diritti d'uso secondari verranno rese pubbliche prossimanente.
Il 20 marzo non è andata meglio al Ministero. Il fatto nuovo, nella graduatoria della Campania, è solo nel fatto che viene indicato chiaramente (anche se in politichese puro) che a 7 Gold Campania sarà assegnato il canale 59 (appositamente tolto da quelli a disposizione per l'ipoteca asta che ha mandato in naftalina l'ipotetico beauty contest…). «L'assegnazione dell'eventuale frequenza potrà avvenire successivamente sulla base dei criteri in via di definizione da parte dell'Amministrazione e a seguito del completamento da parte di Agcom del procedimento finalizzato all'individuazione delle frequenze in banda televisiva da rendere disponibili per la cosiddetta asta delle frequenze prevista dalla legge, la cui consultazione pubblica è stata avviata con la delibera 550/12/CONS». Chiarissimo, no?
Sapendo che il potere politico centrale sta a Roma poteva mancare una sconfitta clamorosa dei bandi ministeriali nella Capitale? Eccola servita. La revisione della classifica è stata sollecitata da una serie di ricorsi e vede ora premiati gli sforzi di Itr Sora, Napoli Canale 21 e Rtr (erano sul canale 35) che entrano in posizione utile. Ma non perché i loro parametri siano migliorati, quanto perché sono stati tolti 7 punti all'intesa forzata del canale 29, quella che comprendeva i resti di Super 3 (dopo la rottamazione del canale regionale) e Tele Obiettivo. La voce che ha fatto la differenza è solo quella legata alla copertura. La Tv di Rebecchini (che probabilmente farà a sua volta ricorso) è superata così non solo da Itr Sora, ma anche da Teleitalia, Teledonna e Telestudio.
Poco prima di Pasqua è stata rettificata una prima volta anche la graduatoria del Veneto. Operazione traumatica, giacché Tv7 Lady guadagnava ben 15 punti, passando dal diciannovesimo all'undicesimo posto in graduatoria. A essere bocciata, per il momento, era l'intesa sul canale 67 che includeva Studio Nord e la veronese Telenuovo.
C'erano poi modifiche ai punteggi ininfluenti ai fini delle posizioni. Televenezia ha visto finalmente riconosciuta la copertura dell'impianto di Monte Cero, mentre sono state ratificate le vendite di alcuni piccoli impianti avvenute tra l'emiliana Nuovarete e La 10 e La Veneta, che così sono rientrate in graduatoria.
Ma a fine maggio nuovo colpo di scena. La graduatoria del Veneto è stata rivista una seconda volta. La nuova stesura vede delle importanti modifiche soprattutto alla voce “dipendenti”, con l'azzeramento per quanti hanno presentato dati ritenuti incongruenti dal Mise.
Questo fattore ha prodotto effetti curiosi. Telepace (neanche capofila della sua intesa forzata) si ritrova così l'operatore di rete con maggiori dipendenti nella regione Veneto.
Tolti i piccoli spostamenti, che non mutano nulla o quasi, l'aspetto più significativo è il recupero di quanti utilizzavano il canale 67 (Studio Nord e Telenuovo a Verona) che rientrano in possesso della diciottesima posizione, l'ultima utile, e del nuovo canale 45.
Rimane fuori, dopo tutti i calcoli, Tv7 Lady, ex frequenza 10 VHF, insieme con Super Tv.
E le altre regioni? Sappiamo con certezza che si deve mettere mano ora a Sicilia, Piemonte, Lombardia ed Emilia - Romagna. I motivi? A parte i ricorsi pare che qualcuno abbia decisamente sbagliato la bracciata: si parla di contributi mai versati, personale preso a prestito per l'occasione e coperture calcolate sulla base di dati incoerenti. Vedremo come andrà a finire.
Ecco i link delle nuove graduatorie:
TOSCANA: http://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Graduatoria_regione_Toscana_Tar_Lazio_2207_13.pdf
CAMPANIA: http://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Nuova_graduatoria_regione_CAMPANIA_2013.pdf
LAZIO: http://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Nuova_graduatoria_regione_LAZIO_2013.pdf
VENETO: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Veneto_graduatoria_rivista_maggio_2013_finale.pdf