Gran battaglia fra ‘Striscia’ e l’Agenzia delle Entrate

 

Continua da diverse settimane una battaglia senza quartiere tra l’Agenzia delle Entrate e la trasmissione televisiva di Canale 5 ‘Striscia la Notizia’. Con non poco stupore Rossella Orlandi, la direttrice dell’Agenzia, raccontando di recente il ‘cambio di indirizzo’ dell’Agenzia stessa nei rapporti con i cittadini, all’insegna di chiarezza e meno attenzione per gli errori solo formali dei contribuenti, aveva però citato il programma satirico di Antonio Ricci come esempio di ‘pessima informazione’ e quasi di ‘persecuzione’ ai danni dei suoi funzionari, annunciando iniziative giudiziarie, anche a tutela dei funzionari stessi, magari anche ‘minacciati’.

In precedenza c’erano stati molti servizi sul tema da parte di ‘Striscia’, che denunciava presunte ingiustizie nei confronti dei cittadini-contribuenti, e repliche a mezzo stampa dell’Agenzia delle Entrate, che il 31 marzo, per esempio, era intervenuta con un comunicato di 3 pagine che ribatteva punto per punto a tutte le accuse di ‘Striscia’ sul tema. Eccone un assaggio: “L’Amministrazione puntualizza che non esiste - come si lascia intendere nella trasmissione - una stretta correlazione tra il singolo controllo o accertamento e il premio annuale attribuito al dirigente. Il trattamento accessorio, infatti, è conferito dopo una valutazione complessiva del suo operato annuale, che si basa sul raggiungimento degli obiettivi complessivamente assegnati alla struttura da lui diretta e sulla valutazione delle capacità gestionali e professionali…

Gli obiettivi da raggiungere per far scattare gli incentivi, stabiliti dalla Convenzione con il Ministero dell’Economia, sono molteplici e non limitati agli importi riscossi derivanti dall’attività di contrasto all’evasione fiscale. Ciò che acquista rilievo per gli incentivi, infatti, sono una serie di parametri che riguardano, tra gli altri, l’indice di vittoria in giudizio, l’erogazione di rimborsi, la semplificazione e il miglioramento della qualità dei servizi di informazione e assistenza”.

‘Striscia la notizia’ però non si è certo fermata e la campagna continua. Il programma di Antonio Ricci ha anzi voluto replicare alle accuse con una ‘lettera aperta’ al direttore di ‘Repubblica’: Eccone un riassunto:

“Caro direttore, l’Agenzia delle Entrate accusa Striscia la notizia di diffamazione, di istigazione a delinquere e di aver avviato una «campagna qualunquistica, denigratoria e pericolosa». In realtà è l’Agenzia che ci diffama, vuol far credere che abbiamo aizzato i cittadini. Per far questo diffonde subdolamente, come fosse un nostro suggerimento, uno solo degli “sfoghi” mandati dai cittadini. Sin dal primo servizio ci siamo appellati al Presidente Mattarella, invocando un suo intervento, proprio perché, dai testi delle segnalazioni, avevamo la percezione che l’esasperazione stava crescendo pericolosamente…

Evidentemente, come testimoniato da molti contribuenti, l’Agenzia è abituata a non tenere in nessun conto i fatti a discolpa di quelli che accusa. Non è colpa nostra se abbiamo semplicemente dato spazio ad alcune delle centinaia di segnalazioni che abbiamo ricevuto su quella che viene ritenuta una vera e propria “patrimoniale occulta”. Quella di Striscia non è una campagna contro l’Agenzia delle Entrate. È piuttosto l’Agenzia ad aver organizzato una campagna contro i contribuenti al solo scopo di fare cassa facilmente, una campagna a tappeto, le segnalazioni ci arrivano da ogni parte d’Italia, isole comprese. Poi c’è la campagna contro di noi, un attacco alla libertà d’informazione che va avanti da settimane, sempre con un tono intimidatorio.

In ogni caso, noi siamo determinati a difendere la nostra libertà in tutte le sedi, compreso il Tribunale per i diritti dell’uomo di Strasburgo e abbiamo centinaia e centinaia di cittadini pronti a testimoniare”.

There are 7 comments

  1. Biagio Prestianni

    Il lupo (l’Agenzia delle Entrate) cambia il pelo (i funzionari), non il vizio (far cassa a qualunque costo).

  2. giuseppe lopreiato

    un esempio di vero la denuncia portata alla disdecevole immagina di unaegenzia che si sporca contnuamente con comportamenti indegindecorosamente le ragioni del diritto fino a oiegarli ni la canagliesca norma del solve et repete che straccio e carogneschii spallegiata dal braccio violento di quella sarcasticamente chiamata equitalia che trova il supporto veramente odioso per
    non dire criminale dallo strapotere del processo tributario che lo rende simile ad una rapina amano armata.

  3. Marco

    All’Agenzia delle entrate sono peggio della mafia, adottano metodi intimidatori di tipo mafioso, fanno estorsioni ai danni di cittadini innocenti, il ministero dovrebbe mettere la museruola a questi delinquenti!

  4. GIORGIO GORNI

    nel 1994 ho subito…. l’aumento di valutazione di un immobile , HO DOVUTO PAGARE . MA DOBBIAMO SCOPRIRE SE E’ SUCCESSO CHE L’AGENZIA ABBIA DATO UNA VALUTAZIONE INFERIORE AL REALE PREZZO PAGATO PER COMPRARE UN IMMOBILE . TUTTI ALLA RICERCA PRONTI VIAAAAAAA

  5. Alessandro

    sì però qui ci vorrebbe un confronto diretto sui singoli casi per capire perchè alla fine anche l’agenzia dice che non è come dicono quelli di striscia e qui mi sembra che nessuno dei due abbia completamente ragione un confronto mi sembra una soluzione

  6. Giustino

    Scusate ben pensanti…….siete stati informati dall’unica voce a difesa dei cittadini sulla maxi evasione di Ezio Greggio……ops questo non lo dovevano sapere i pupi di una campagna diffamatoria studiata a tavolino.

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