Gran duello fra Mediaset e Sky su ‘Masterchef’

Da dove partire per raccontare la vicenda di ‘Masterchef-Striscia’? Dagli ascolti (ottimi) del programma con gli arcigni chef? Dalla “vendicativa” puntata di Striscia di venerdì 6? Dalle dichiarazioni di Ricci? O forse da Magnolia che dichiara di querelare Mediaset? O ancora dalle tensioni tra la pay-tv di Rupert Murdoch e il Biscione, mai mancate negli ultimi mesi, a partire da quelle per i diritti della Champions League di calcio?

Due giorni prima della messa in onda dell'ultima puntata (registrata da tempo) di ‘Masterchef’, ‘Striscia la Notizia’ ha svelato in anteprima il nome del vincitore di ‘MasterChef’ ed ha accusato di irregolarità il talent condotto da Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich. L’inviato Max Laudadio ha raccontato che il concorrente Nicolò Prati, prima di partecipare alla trasmissione, avrebbe lavorato per più di un anno nella cucina del ristorante ‘Sadler’ di Milano, quando il regolamento di ‘MasterChef’ stabilisce che i concorrenti debbano essere dilettanti.

È scoppiato un clamoroso caso che si è concluso, venerdì sera, con un servizio di ‘Striscia’ che sapeva tanto di ripicca. È stato ripreso un filmato nel quale Bruno Barbieri spiega una ricetta a base di gamberi. Barbieri spiegava che i gamberi vanno prima puliti, svuotati delle feci e delle parti interne ma da un particolare ripreso, sembrava che in realtà i gamberi non fossero stati puliti come si doveva. Seguiva intervista ad un noto chef che faceva una specie di trattato sulla preparazione dei gamberi, dicendo che avrebbe mandato Barbieri ad una scuola in Giappone, dove la pulizia dei crostacei è una delle fondamenta del mestiere.

Fatto sta che la querelle Striscia-Masterchef ha attirato i l'attenzione dei telespettatori ma non ha minacciato gli ascolti della finale gara tra i cuochi che ha avuto giovedì sera il suo circa 5% (su una pay-tv!).

Per capire questo dato può essere utile conoscere il tipo di spettatore di ‘Masterchef’: buon grado di cultura, elevata scolarizzazione, età media e appartenente al mondo delle professioni. Forse è per questo che i programmi Tv che guarda devono essere curatissimi e a Sky non si possono permettere una puntata finale ‘moscia’ come quella dell’anno scorso, messa in onda in diretta, con esito assai deludente.

Invece ‘Striscia’ ha un pubblico più “popolare”, meno scolarizzato e più “anziano”, che il 5 marzo (proprio il giorno della finale di ‘Masterchef’) è sceso al 18,8% (al di sotto della media dell’ultima settimana), considerando che su RaiUno Insinna aveva lasciato il posto alla partita di Coppa Italia.

Perché il pubblico non ha abbandonato ‘Masterchef’ pur sapendo in anticipo il nome del vincitore? Quel quasi 5% è effetto della curiosità comunque provocata nel pubblico ma anche la conferma che si tratta di un programma che funziona. Una trasmissione costruita sulla sfida, che crea interesse su cosa faranno gli chef per vincere, sulle reazioni dei giudici, sull'atmosfera, basata su una struttura narrativa chiara e scorrevole.

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