Gruppo Profit: una situazione molto delicata

Uno sciopero lunedì scorso ha riportato sotto i riflettori la difficilissima situazione del Gruppo Profit, che comprende diverse Televisioni importanti ma da tempo è in grave crisi. Preoccupazioni anche per Telegenova.

I lavoratori della sede milanese del Gruppo Profit - editore di Odeon Tv, Telereporter, Telecampione e delle emittenti locali Canale 10 (Toscana) e TeleGenova (Liguria) - hanno proclamato uno sciopero di 8 ore lo scorso lunedì 18 ottobre.
«Malgrado le reiterate richieste e la fiducia sin qui accordata all'azienda - si legge in un comunicato siglato dalla Scl-Cgil - non è stata fornita alcuna garanzia sul pagamento degli stipendi arretrati e sulle strategie industriali del gruppo che da mesi versa in uno stato di grave crisi. I dipendenti (160 in tutto di cui la stragrande maggioranza collocati nella storica sede milanese) hanno ricevuto solo parte dello stipendio di luglio e nulla per i mesi di agosto e settembre oltre ad avanzare rimborsi spese e buoni pasto”. Il sindacato chiede “nuovamente e con urgenza un incontro alla nuova proprietà e al Cda per “discutere di un piano industriale che preveda il futuro del gruppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali messa a rischio dagli ultimi eventi in un contesto generalizzato di crisi per l'emittenza locale e alla vigilia in Lombardia del completo passaggio sul digitale terrestre”.

La vicenda viene seguita attentamente da Fabio Pizzul, che da poco è consigliere regionale del PD dopo diversi anni alla Radio milanese dei Paolini Circuito Marconi (è anche figlio del telecronista calcistico Rai Bruno), che ha scritto sul suo sito:

«Ho partecipato questa mattina al presidio dei lavoratori del gruppo Profit, editore di Odeon Tv, oltre che di TeleCampione e TeleReporter. Da tre mesi i dipendenti (circa 120 persone) non percepiscono lo stipendio e la sorte dell'intero gruppo è appesa a un filo.
Dal dicembre 2009 il gruppo Profit è in caduta libera a causa della vicenda del suo proprietario, quel Raimondo Lagostena che fu preso in castagna per una vicenda di finanziamenti illeciti, la stessa che ha causato l'uscita di scena dell'ex assessore regionale Piergianni Prosperini.
A voler essere crudi, da qualche mese il gruppo è tecnicamente fallito, ma si sta facendo di tutto per evitare che un nome storico dell'emittenza lombarda come Tele Reporter sparisca definitivamente. La situazione è molto problematica: … è stato nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione che avrà il non facile compito di risanare l'azienda contando sulle banche (già molto esposte con l'azienda) e sul fatto che Regione Lombardia ha congelato (ma non certo cancellato) diverse centinaia di miglia di euro che avrebbe già dovuto versare in virtù di contratti già sottoscritti.
In questa situazione, come sempre accade, la componente più fragile è quella dei lavoratori. Provate a pensare che cosa significa per decine di famiglie non poter contare su un regolare stipendio da tre mesi… Negli scorsi 10 mesi i lavoratori sono stati estremamente pazienti e responsabili, garantendo tutte le attività delle emittenti e permettendo di onorare tutti i contratti commerciali e pubblicitari.
Il segnale che arriva dallo sciopero di oggi è chiaro: la pazienza è finita. I lavoratori sono disposti ad andare avanti per il bene dell'azienda, ma serve un interlocutore affidabile e, soprattutto, servono parole chiare sul futuro del gruppo».

Dopo quelle per Canale 10 a Firenze, di cui abbiamo riferito, ci sono preoccupazioni anche a Genova per Tele Genova.
Qui, anzi, «un allarme per il rischio che la storica emittente televisiva TeleGenova chiuda per mancanza di risorse e la città perda in un colpo 33 posti di lavoro, tra giornalisti e tecnici specializzati, di cui 15 già in cassa integrazione dall'estate 2009, è stato lanciato dal sindacato dei giornalisti, dai sindacati confederali e dai dipendenti in un incontro con i capigruppo in Consiglio regionale e l'assessore Enrico Vesco. L'assessore Vesco e i capigruppo hanno preso l'impegno a fare pressioni sul Governo perché sblocchi l'erogazione di 3,8 milioni destinati all'emittente genovese già stanziati dal ministero per le Attività produttive ma non ancora arrivati perché bloccati dal Tesoro. Sarebbe una prima boccata d'ossigeno per i lavoratori che non hanno ancora ricevuto gli stipendi di agosto e settembre pur continuando a lavorare.
I sindacati e i lavoratori, per voce della presidente dell'Associazione ligure dei giornalisti, Pierpatrizia Lava, hanno ricordato le difficoltà finanziarie del Gruppo Profit, che controlla diverse emittenti in Lombardia e in Toscana e, in Liguria, TeleGenova e Teleliguria, e ha debiti per circa 60 milioni con i fornitori (80%) e le banche (20%) e hanno poi evidenziato le “alte professionalità genovesi” e “l'elevato livello di produttività di Telegenova”».

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