Guai per l’informazione a Cremona e in Emilia

Un’operazione giudiziaria pre-natalizia ha evidenziato presunte situazioni di “irregolarità” nei contributi statali erogati al gruppo cremonese di Radio 883 e a quello emiliano di Spallanzani (È Tv). Arresti, obblighi di firme, preoccupazioni nei dipendenti.

Della questione si è occupata con attenzione www.repubblica.it:

“Cooperative editoriali e le tv locali nel mirino della magistratura. Gli inquirenti starebbero indagando a tutto campo su varie forme di finanziamenti statali e contributi. La Guardia di Finanza di Parma, su delega della Procura di Cremona, ha effettuato perquisizioni e sequestri documentali nella sede del quotidiano "Informazione di Parma", editato dalla cooperativa Sep. Le Fiamme gialle dopo le operazioni a Cremona si sono recate anche nelle redazioni dei giornali del gruppo Spallanzani a Reggio Emilia, Modena e Bologna (qui è stato acquisita la testata de "Il domani"). Ispezioni anche nelle Tv locali "E' tv" sempre di proprietà dell'imprenditore reggiano e nelle rispettive concessionarie di pubblicità.
Le acquisizioni di documenti sono state disposte dal gip del foro di Cremona Guido Salvini su richiesta del pm Cinzia Piccioni.

A Cremona è stata ispezionata la sede amministrativa del quotidiano Cronaca, della Radio Onda Verde srl, che controlla Radio 883, e della immobiliare Il Torchio che si trovano nell'immobile di via Gramsci, nel centro cittadino. Sono finiti agli arresti domiciliari l'amministratore delegato della Cooperativa Nuova Informazione proprietaria di 'Cronaca', Massimo Boselli Botturi e la moglie Raffaella Storti. L'ipotesi di accusa formulata dal sostituito procuratore del tribunale di Cremona, Cinzia Piccioni, titolare della maxi indagine sull'impiego dei contributi statali, è di truffa aggravata ai danni dello Stato. La terza persona agli arresti domiciliari è Fabio Galli, il ragioniere commercialista che tra i suoi clienti aveva il quotidiano 'Cronaca'.

"Informazione" è (invece) il quotidiano fondato da Giovanni Mazzoni, Pierluigi Ghiggini, Francesca Chilloni e Luca Soliani a Reggio Emilia nel 2005 e quindi a Parma. Il proprietario del giornale è proprietario anche delle emittente regionale È Tv. Dal 20 settembre 2007 è in edicola anche l'edizione di Modena. Dal 2009 l'edizione di Bologna.
Molte di queste redazioni basano la propria sopravvivenza sulla concessione o meno di contributi statali alle cooperative editoriali.
Nel settembre del 2009 il gruppo aveva avviato una pesante ristrutturazione. In totale il piano dell'azienda prevedeva 37 redattori in esubero sul totale di 67 che compongono le redazioni sia televisive che del quotidiano. Un taglio del cinquanta per cento della forza lavoro, considerato necessario dai vertici aziendali per far fronte alla crisi di bilancio che ha colpito il gruppo: 3 milioni e 600 mila euro di perdite nel 2008 dichiarate per Retesette - E' Tv e un milione e 200 mila per il quotidiano.

"I redattori, i collaboratori e i poligrafici della Cronaca di Cremona in merito all'indagine della Guardia di Finanza che coinvolge anche la società Nuova Informazione che edita il quotidiano 'La Cronaca' prendono in maniera netta le distanze dall'operato dell'amministratore delegato. Allibiti dal quadro che sta emergendo esprimono grande preoccupazione per la situazione occupazionale e per le possibili evoluzioni future. Auspicano che al più presto venga fatta chiarezza e nel frattempo, a tutela della loro immagine e della loro onorabilità professionale, si riservano di agire nelle sedi più opportune".

Della situazione specifica del gruppo di Spallanzani, molto importante per l'informazione in Emilia-Romagna, si è occupata in specifico'Repubblica Parma' (on line):

“Sviluppi nell'inchiesta che coinvolge coop editoriali emiliani. L'accusa per l'imprenditore reggiano e per l'amministratore delegato di Rete7 è di aver acquistato la cooperativa Sep, editrice del quotidiano Informazione di Parma, per ottenere 220mila euro di contributi statali nel 2009. Finanziamenti che non potevano essere erogati perché il gruppo editoriale ne riceveva già per "Il Domani" di Bologna
Sono 16 gli indagati per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sui contributi pubblici alle cooperative editoriali. Tra questi figurano il noto industriale reggiano Nino Spallanzani, patron del network editoriale di televisioni e quotidiani locali E'Tv-L'Informazione, e l'amministratore delegato di Rete7 Giovanni Mazzoni, giornalista televisivo originario di Bibbiano. Entrambi sono stati raggiunti da un provvedimento di misura cautelare: non possono lasciare il territorio nazionale e dovranno presentarsi due volte a settimana presso l'autorità giudiziaria per l'obbligo di firma.
Provvedimenti di custodia cautelare agli arresti domiciliari sono invece stati applicati dal gip Guido Salvini, su richiesta del pm Cinzia Piccioni, all'ad della cooperativa cremonese Nuova Informazione Massimo Boselli Botturi, alla moglie Raffaella Storti e al commercialista Fabio Galli.
L'inchiesta ruota intorno alla cooperativa Sep, editrice del quotidiano locale 'Informazione di Parma'…
Secondo le accuse, Boselli Botturi avrebbe ceduto a Nino Spallanzani, per tramite di Mazzoni, la società Sep per 200mila euro per consentire all'industriale reggiano di incassare, nel 2009, 220mila euro di contributi statali. Finanziamenti che, per legge, non potevano essere erogati perché Spallanzani era già proprietario di altre testate che ricevevano i contributi per l'editoria. In particolare, il gruppo aveva acquisito l'Editoriale Bologna Srl, editrice del quotidiano 'L'Informazione-Il Domani'. A Boselli Botturi, alla Storti e a Galli viene contestata la violazione della legge 250/1990 relativa alle provvidenze per l'editoria perché avrebbero indotto in errore l'amministrazione finanziaria dello Stato mentendo sui requisiti per ottenere il sostegno pubblico”.

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