La Premafin di Salvatore Ligresti non entra nel patto di HdP. Indicato come presidente della società, al posto del dimissionario Nicolò Nefri, Franco Tatò.
Lo ha riferito Hdp (il cui asset più prestigioso, attraverso la Rcs, è il quotidiano "Il Corriere della Sera") in una nota diffusa al termine della riunione del patto di sindacato, durata oltre quattro ore.
la stessa Hdp precisa che "accettata la richiesta più volte ripetuta del presidente Nicolò Nefri, per motivi personali, di lasciare la carica, la direzione ha deciso di proporre al consiglio di amministrazione la nomina di Franco Tatò", dopo aver premesso che alla direzione sono stati illustrati i conti semestrali, programmi e progetti industriali.
Per quel che riguarda l'ingresso di Salvatore Ligresti o un rappresentante del suo gruppo, HdP dice nel comunicato che "la direzione del sindacato non ha ritenuto che allo stato esistano le condizioni per un allargamento del patto. Ciò fermi restando l'apprezzamento e la stima unanime nei confronti della persona del Sig. Ligresti e del gruppo che a lui fa capo".
La scelta negativa dei rappresentanti del patto di sindacato di Hdp nei confronti di Ligresti rappresenta uno "stop" al tentativo di avere maggiore voce in capitolo nella società (e di riflesso nel Corriere della sera) da parte della Mediobanca di Maranghi e, appunto, del finanziere siciliano, considerato vicino a Berlusconi.
Contemporaneamente l'arrivo di un personaggio di rilievo come Tatò, reduce dall'esperienza al vertice dell'Enel, sembra indicare una diminuzione del potere nella stessa Hdp della famiglia