Diffusi i positivi dati economici del Gruppo Mediaset relativi al primo semestre 2003. Tengono i ricavi pubblicitari, ottimi gli ascolti Tv, in netta crescita ricavi netti, margine operativo lordo e utile pre-imposte.
Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato la relazione sul primo semestre 2003 del Gruppo. Il primo semestre dell'anno in corso recepisce per la prima volta il consolidamento integrale delle società del gruppo Telecinco, di cui Mediaset è da quest'anno socio di maggioranza, con una quota pari al 52%.
In una fase economica ancora difficile e condizionata soprattutto nella prima parte dell'anno dall'incertezza che ha preceduto la guerra in Iraq, sia le Reti Mediaset sia Telecinco hanno saputo raggiungere i propri obiettivi commerciali e d'ascolto.
I ricavi pubblicitari televisivi di Publitalia 80 sulle reti Mediaset nel primo semestre 2003 ammontano a 1.416,6 milioni di euro, con un incremento dello 0,7% rispetto all'anno precedente. Tale risultato appare in controtendenza rispetto al trend del mercato pubblicitario italiano (- 1,5%).
Anche nel corso del primo semestre del 2003 gli ottimi risultati d'ascolto conseguiti dalle reti Mediaset hanno costituito un decisivo traino ai fini dell'andamento della raccolta pubblicitaria. Le reti Mediaset, secondo il consuntivo diffuso dal gruppo, "hanno conquistato per la prima volta la leadership in prime time (46,5% di share rispetto al 43,5% delle reti Rai) e nell'intera giornata (44,6% contro il 44,5%), un successo raggiunto con una crescita costante negli ultimi 5 anni".
In prime time Canale 5 e Italia 1 hanno mantenuto il primo e il terzo posto (24,6% e 13,5%) allargando notevolmente il distacco sulle prime due reti pubbliche (22,4% e 11,1%), mentre Retequattro ha conquistato il miglior risultato (8,4%) degli ultimi cinque anni.
Il Gruppo Telecinco ha a sua volta registrato nel corso dei primi sei mesi del 2003 eccellenti performance.
Ma veniamo ai dati del bilancio consolidato del Gruppo Mediaset. L'andamento dei primi sei mesi del 2003 è sintetizzato nei seguenti risultati:
- i ricavi netti consolidati ammontano a 1.626,4 milioni di euro, di cui 320,6 milioni di euro relativi al consolidamento del gruppo Telecinco, con una crescita del 25% rispetto ai 1.301,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente;
- il margine operativo lordo (Ebitda) sale a 993,5 milioni di euro rispetto agli 800,2 milioni di euro del primo semestre 2002 (+ 24,2%);
- il risultato operativo (Ebit) prima dell'ammortamento del goodwill di Telecinco è pari a 494,3 milioni di euro rispetto ai 413 milioni di euro dei primi sei mesi dell'esercizio precedente, in aumento del 19,7%;
- il risultato pre-imposte e quote di terzi cresce del 22,7% e raggiunge i 438,2 milioni di euro rispetto ai 357,2 milioni di euro del primo semestre 2002.
In particolare, in Italia, i ricavi netti consolidati delle attività hanno registrato nel primo semestre 2003 un incremento (+ 0,3%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, passando da 1.301,6 milioni di euro a 1.305,8 milioni di euro. I costi operativi (al netto del costo del lavoro) evidenziano invece un decremento di 7,6 milioni di euro (- 2,2%) passando da 343,8 milioni di euro a 336,2 milioni di euro (- 1,1% includendo il costo del lavoro). I costi televisivi complessivi, comprensivi anche del costo del lavoro e degli ammortamenti tv, evidenziano una crescita contenuta al 2,5%, la più bassa rispetto a quelle registrate negli ultimi 5 anni.
Grazie all'incremento dei ricavi e al contenimento dei costi il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto di 9,8 milioni di euro e passa dagli 800,2 milioni di euro del primo semestre 2002 a 810,0 milioni di euro nel semestre in esame.
Il risultato operativo (Ebit) è stato poi di 402,3 milioni di euro rispetto ai 413,0 milioni di euro del 2002 e il risultato pre-imposte è cresciuto del 3,7% passando da 353,8 milioni di euro del primo semestre 2002 a 366,9 milioni di euro.
Infine, la raccolta pubblicitaria relativa stavolta ai primi otto mesi dell'anno in Italia evidenzia un incremento pari all'1,5%.