Vediamo quanto ha scritto www.quomedia.it: «Mediaset chiude il 2008 con ricavi in crescita del 4,2% a 4.251,8 milioni e con un utile netto di 459 milioni, in calo rispetto ai 506,8 milioni del 2007: sul risultato ha pesato la svalutazione per 45,2 milioni dell’avviamento operata da Edam, la holding di controllo di Endemol. L’Ebit è pari a 984,6 milioni di euro rispetto ai 1.149,0 milioni di euro dell’esercizio precedente. La variazione è imputabile soprattutto alla riduzione in Spagna dei ricavi…
Vediamo quanto ha scritto www.quomedia.it:
«Mediaset chiude il 2008 con ricavi in crescita del 4,2% a 4.251,8 milioni e con un utile netto di 459 milioni, in calo rispetto ai 506,8 milioni del 2007: sul risultato ha pesato la svalutazione per 45,2 milioni dell'avviamento operata da Edam, la holding di controllo di Endemol. L'Ebit è pari a 984,6 milioni di euro rispetto ai 1.149,0 milioni di euro dell'esercizio precedente. La variazione è imputabile soprattutto alla riduzione in Spagna dei ricavi delle attività televisive e alla cessazione in Italia di proventi straordinari e non ricorrenti pari a 23 milioni di euro.
Positiva la situazione relativa al digitale terrestre: i ricavi totali di Mediaset Premium sono cresciuti del 78,7%, attestandosi a 403,7 milioni rispetto ai 225,9 dell'esercizio 2007. Al 15 marzo le carte attive Mediaset Premium hanno raggiunto quota 3,225 milioni rispetto ai 2,911 milioni di fine dicembre.
L'intenzione è (però) quella di continuare a insistere sulla Tv generalista: "Non abbiamo paura del futuro. La nostra road map per la crisi la possiamo così sintetizzare: non smettere di investire nel core business, la televisione generalista. Questa stagione televisiva ci sta dando grandi soddisfazioni, le tre reti Mediaset fanno straordinari ascolti e offrono una grande televisione. In Europa e negli Stati Uniti tagliano sul versante del prodotto, noi continuiamo ad investire".
Lo ha affermato Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset.
"La televisione generalista resterà il nostro core business anche in ambiente digitale, vale a dire in un ambiente multi-channel quando, dopo lo switch off, la nuova piattaforma sarà diffusa in tutte le case - ha aggiunto Confalonieri, ribadendo che Mediaset continuerà - a investire in asset strategici per il futuro".
"Endemol si sta concentrando sull'acquisizione di società medio-piccole, che apportino un prodotto di grande qualità e maggiore know how". Lo ha affermato Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset. Sul fronte operativo "Endemol sta andando bene", ha aggiunto Berlusconi, precisando che la società "ha ovviamente risentito della riduzione del budget che ha toccato tutti i broadcaster del mondo, ma stiamo lavorando per mantenere un livello di profittabilità pari a quello del 2008".
"Endemol non ha scadenze del debito prima del 2014. Non ci sono in vista nè una ristrutturazione del debito nè un aumento di capitale", ha aggiunto Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset.
I primi tre mesi del 2009 saranno i più difficili per la raccolta pubblicitaria, poi seguirà una ripresa, essendo già visibili dei segnali positivi, con un recupero maggiore nella seconda parte dell'anno. È quanto ha spiegato Giuliano Adreani, amministratore delegato di Mediaset e numero uno di Publitalia: "Il 2009 sarà un anno particolarmente difficile, soprattutto nei primi tre mesi, che saranno i mesi più difficili, parenti della crisi dei mesi di novembre e dicembre" - ha detto Adreani. "Dopo ci sarà un miglioramento, ci sono già indicatori positivi, gli incentivi auto stanno dando risultati positivi - ha proseguito - Con la seconda parte dell'anno sarà più facile migliorare, il recupero potrebbe essere molto migliore nell'ultima parte dell'anno".
Mediaset prevede per il 2009 ricavi pubblicitari consolidati in calo rispetto al 2008 e un risultato operativo e netto del gruppo inferiore dell'anno passato. "Nei primi due mesi dell'esercizio la raccolta pubblicitaria lorda ha registrato sia in Italia che in Spagna una decisa contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a causa del significativo e diffuso deterioramento delle condizioni economiche generali legate alla fase recessiva in atto" - si legge nel comunicato che segnala a gennaio 2009 una contrazione della raccolta di Publitalia del 12% e un mese di febbraio con risultati in linea con quelli di gennaio.
In questo contesto generale, prosegue la nota, "il gruppo conferma l'obiettivo di consolidare sui mercati 'core' le proprie quote di mercato. Pur mantenendo una politica di forte attenzione e controllo sui costi e sugli investimenti televisivi, continuerà a supportare i propri progetti di sviluppo principalmente concentrati, in Italia, nel settore della televisione a pagamento e nelle azioni orientate a presidiare al meglio la transizione al digitale terrestre"».