I due fronti di DGTVi

Partono i promo che preannunciano l’attuazione del progetto Tivù (e soprattutto TivùSat). Intanto DGTVi ingaggia una battaglia legale con Sky.

È in onda su tutte le emittenti nazionali e locali lo spot della nuova offerta gratuita sul Digitale terrestre, legata a Tivù. Per la prima volta tutti i volti noti del mondo televisivo sono riuniti per promuovere, nelle case degli italiani, la nuova Televisione italiana gratuita.

"Dopo l'introduzione del colore, la nascita della televisione commerciale e la Tv satellitare, il Digitale Terrestre rappresenta la nuova grande rivoluzione. Più offerta, più qualità, più libertà di scelta - afferma Tullio Camiglieri, responsabile della comunicazione di DGTVi - . L'offerta televisiva gratuita passa da 9 a 27 canali: Film, Intrattenimento, Sport, Musica, Cartoni, Informazione e Servizi interattivi". Tivù: "Noi ci siamo. Vieni anche tu".

Tivù, società partecipata da Rai (48,25 per cento), Mediaset (48,25 per cento) e Telecom Italia Media (3,5 per cento), è stata costituita nel settembre 2008 con l'obiettivo di promuovere la diffusione dell'offerta televisiva digitale terrestre gratuita attraverso il marchio ombrello "Tivù" su tutto il territorio nazionale, in cOErenza con il calendario degli switch off già pianificato.

Oltre a ciò Tivù, con il marchio TivùSat, intende essere presente anche attraverso una tecnologia integrativa a quella digitale terrestre, il digitale satellitare, con un 'bouquet' che sarà attivato fra pochi mesi.

Intanto DGTVi ha denunciato Sky all'Antitrust per pubblicita ingannevole. «Nei giorni scorsi - spiega in una nota la stessa DGTVi - Sky ha avviato nei centri commerciali di numerose Regioni una campagna di comunicazione con la dicitura ''Speciale per la tua Regione: la tv analogica si spegne. Sky accende una nuova visione''.

DGTVi ha denunciato l'operatore satellitare all'Autorità antitrust per l'ingannevolezza della campagna, chiedendo in via cautelare l'immediata sospensione della campagna stessa.

''Riteniamo - spiega Andrea Ambrogetti, Presidente di DGTVi - che la campagna di Sky introduca gravissimi elementi di confusione ed ingannevolezza nei confronti dei consumatori. Non solo perché sono utilizzati impropriamente i loghi delle diverse Regioni inducendo l'impressione che tale campagna abbia una qualche veste istituzionale, ma soprattutto perchè il testo della medesima campagna sembra suggerire all'utente che il passaggio al digitale implichi una cessazione delle normali trasmissioni televisive la cui unica alternativa sarebbe l'abbonamento a Sky. Chiediamo quindi all'Antitrust la cessazione immediata della campagna nonché alle Regioni interessate un intervento perché non consentano utilizzi non autorizzati dei propri loghi e soprattutto invitiamo le associazioni dei consumatori ad adoperarsi per assicurare che Sky fornisca agli utenti informazioni non equivoche né ingannevoli''.

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