I due fronti di Telenorba

Luca Montrone è impegnato su due fronti: l’ingresso di una banca nel capitale del Gruppo e l’acquisizione di una Tv del Sud. Lanciati due bouquet regionali in DTT, l’editore pugliese prepara un canale in pay per view. Per la pubblicità è probabile un rinnovo con Prs.

Ancora un'intervista esclusiva, con tanto di diverse belle novità, dall'amico e collaboratore 'storico' di Millecanali Mauro Scarpellini, che ne ha scritto anche stavolta, dopo lo 'scoop' su Parenzo (vedi la notizia su questo sito il 22 aprile scorso), su 'Daily Media'. Questa volta è di scena Luca Montrone di Telenorba e di seguito vi riproponiamo l'intervista realizzata da Scarpellini, che contiene alcune notizie di assoluto rilievo.

"Montrone, si dice che Lei stia lavorando molto concretamente per potenziare il suo gruppo...

È vero, ho diverse cose in ballo. E tutte importanti. Innanzitutto sto pensando di portare dei partner dentro il Gruppo Telenorba. La mia idea è aumentare il capitale sociale attraverso l'ingresso di nuovi soci.

Vuole seguire la strada del suo amico ParenzoO

Sandro Parenzo ha chiuso l'operazione poco tempo fa, solo che lui ha preferito vendere una parte delle sue quote. Sono contento che degli amici siano entrati a far parte del gruppo Eurovision. Poi vedere una Tv locale che si rafforza non può che trovarmi contento. L'importante è che non sia un caso isolato.

Torniamo a Lei; quale sarebbe il partner candidato a entrare in TelenorbaO

Per ora posso dire che si tratta di una banca, un istituto di credito che ha dimostrato di credere al futuro delle Tv locali. Ma sul tappeto c'è anche un'altra operazione: sto negoziando l'ingresso del mio Gruppo nell'azionariato di un'importante emittente del Sud. Per il momento non è chiaro se si tratterà dell'acquisizione della maggioranza delle quote o di una semplice partecipazione. Di sicuro, se questa operazione andrà in porto come credo, rivestirà un grande interesse anche per l'editore con cui sto trattando. Ma non è finita. Ci stiamo dando da fare anche sul fronte delle nuove tecnologie.

Sul Digitale TerrestreO

Sì, abbiamo lanciato due bouquet regionali in Puglia, il primo copre 3 milioni di abitanti, il secondo un milione e mezzo. Entrambi trasmettono le emittenti del mio gruppo, Telenorba, Teledue e anche Telepuglia, che è controllata da una cordata di soci tra i quali anche il sottoscritto, attraverso una partecipazione di minoranza. C'è poi Radio Norba e un quarto canale che si chiama TgNorba, costruito apposta sull'informazione e diretto da Vincenzo Magistà. L'unica differenza è che nel secondo bouquet gli orari delle trasmissioni sono sfalsati ed è stata anche rimossa la pubblicità che va sull'analogico. Ma questo è solo l'inizio, abbiamo tante idee, le attueremo al momento giusto.

Me ne illustri una...

TgNorba per il momento è un contenitore semivuoto, ma non è escluso che nel futuro venga offerto in pay per view. Naturalmente lo faremo quando la fetta di pubblico che ci segue sarà quantitativamente interessante. Da un'indagine svolta al nostro interno emerge che il 9.5% di famiglie pugliesi ha acquistato il decoder; di queste, il 57% è sintonizzato sulle Tv del mio Gruppo. Oggi la gente ha ancora qualche difficoltà a cercare la sintonizzazione per la DTT. Ma credo che entro un anno imparerà ad utilizzare questa tecnologia; a quel punto il progetto di pay per view diventerà interessante.

Ma il dialogo con Parenzo si è interrottoO Avevate grandi progetti, ad esempio, lanciare una concessionaria...

Noi abbiamo un contratto con Pk, che lo ha dato in subappalto a Prs. Il contratto scadrà a fine mese, stiamo ora pensando a cosa fare...

E cosa fareteO

Ci stiamo guardando intorno per capire come si svilupperanno le Tv locali in questo Paese. Si fanno tanti pensieri, ma credo che alla fine continueremo con Prs.

E sul versante delle coproduzioniO

Tra qualche giorno riprenderemo il discorso. Io e Parenzo abbiamo gli stessi interessi e quindi penso che si possa viaggiare assieme. Lui ha prima voluto fare la fusione con Antenna Tre Lombardia e poi aprire l'azionariato. Ma adesso siamo pronti".

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