I guai inglesi di Murdoch

In Gran Bretagna le ‘grane’ per il gruppo di Rupert Murdoch non finiscono mai. Dopo gli scandali per i metodi e i comportamenti delle redazioni di alcune sue pubblicazioni, ecco che viene annullato il progetto di ‘conquistare’ tutta BSkyB.

Ecco cosa ha scritto il sito www.repubblica.it:

«News Corp, il gruppo di Rupert Murdoch, ha ritirato la sua offerta di acquisto completo della piattaforma pay-tv di BSkyB. La notizia è stata data da SkyNews. Murdoch rinuncia quindi a un'operazione ambiziosa diventata quasi impossibile dopo lo scandalo delle intercettazioni illegali che ha portato alla chiusura di 'News of the World', a una serie di arresti, anche eccellenti, e al fronte unico di tutti i partiti contro il gruppo. L'ultimo colpo alla scalata a BskyB l'aveva assestato il premier britannico, David Cameron, che poco prima, alla Camera dei Comuni, si era espresso contro l'acquisizione affermando che il governo non può impedirla, ma sarebbe meglio se il gruppo si dedicasse alla pulizia interna. E non a caso, subito dopo la rinuncia di News Corp, Downing Street ha espresso la propria soddisfazione.

Murdoch, che già possiede e intende mantenere il 39 per cento di BSkyB, aveva avanzato un'offerta per acquistare il restante 61 per cento. L'affare sembrava cosa fatta con un parere preliminare positivo da parte del governo Cameron a condizione dello scorporo dell'emitente all news Sky News da News International (la società che riunisce le attività editoriali del gruppo in Gran Bretagna). Poi è scoppiato il "tabloid gate", che da News of the World si è allargato fino a coinvolgere anche la punta di diamante della scuderia di Murdoch, il 'Times', che si sarebbe reso protagonista di violazioni della privacy nei confronti dell'ex primo ministro Gordon Brown. E Cameron aveva deciso di rinviare l'operazione su BskyB al vaglio di una commissione parlamentare, levandola di fatto dal "binario veloce" e diminuendone significativamente le chance di successo.

La notizia della rinuncia di News Corp ha seguito di poche ore la convocazione dello stesso Murdoch di fronte al Parlamento per fare chiarezza sulla vicenda e sui responsabili. "Abbiamo finito le espressioni per dire 'shock'", ha commentato l'anchor di SkyNews nel dare la notizia della rinuncia. Ritirare l'offerta costa a News Corporation 40 milioni di sterline (circa 45 milioni di euro) in anticipi e altri milioni, se non decine di milioni, di sterline in consulenze, riporta SkyNews. Secondo l'emittente, la decisione è stata presa per evitare di perdere l'attuale 39 per cento.

Poco prima, nel suo intervento alla Camera dei Comuni, Cameron aveva ribadito la sua posizione sull'offerta d'acquisto: "A mio parere questa società non si dovrebbe concentrare sulle acquisizioni, ma sul mettere ordine al suo interno. E questo è ciò su cui questa Camera voterà stasera".

Il primo ministro aveva quindi delineato l'inchiesta giudiziaria sulle intercettazioni e sui media: a dirigerla sarà Lord Brian Levenson, il quale avrà il potere di chiamare testimoni, da giornalisti a politici, fino ai proprietari di testate. Murdoch potrebbe quindi essere obbligato a comparire, anche se decidesse di non presentarsi di fronte alla commissione Cultura, Media e Sport, che lo ha convocato per martedì prossimo. L'inchiesta si articolerà in due filoni: uno sull'etica nei media, la loro pluralità e i rapporti con i politici (rapporto previsto entro i prossimi 12 mesi), l'altro specifico sulle intercettazioni al News of the World e ad altri giornali e al rapporto tra media e polizia.

"Le persone coinvolte - aveva chiarito il premier - sia che fossero direttamente responsabili o che abbiano fatto passare o coperto certe pratiche, per quanto in alto si trovino, non devono più avere alcun ruolo nei media del nostro Paese". E per quanto riguarda i poliziotti corrotti, il capo di Scotland Yard, Sir Paul Stephenson, ha intenzione di nominare un consulente, il cui compito sarà di consigliare la forza di polizia sull'etica del loro rapporto con i media».

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