Ecco un attento reportage su quanto è successo, anche di ‘sanguinoso’ purtroppo, in Ucraina dal punto di vista dei media nei giorni scorsi, quelli di una ‘guerra di piazza’ che ha sconfitto il presidente ma non ha stabilizzato la situazione.
Mentre piazza Maidan non è più in assetto da guerra e c'è un nuovo governo, in Ucraina rimangono le vittime civili, tra le quali il giornalista di 'Vreme' Vyacheslav Veremyi. Secondo gli ultimi dati di Reporters sans frontiéres sono 167 i giornalisti feriti nelle giornate di Piazza Maidan.
Tra i media che hanno pagato di più in termini di reporter feriti c'è Spilno Tv, con sette feriti tra cameramen, giornalisti e operatori tecnici in genere. Spilno Tv è stata fondata nell'aprile 2013 da intellettuali e persone appassionate per informare sulla situazione di un Paese dove i media controllati dall'entourage di Yanukovic diffondevano un'informazione ovviamente 'parziale'. Ma è stata soprattutto la prima a seguire i fatti di piazza Maidan e a informare in streaming 24 ore su 24.
Come ha raccontato a 'Millecanali' Valerij Dorotenko, economista e politologo di Spilno Tv, “la Televisione è sempre stato un mezzo utile per i politici che vogliono promuovere la propria figura. Per questo si servono del supporto dei mass media, più che altro partecipando ai talk show televisivi (in particolare negli show politici «Велика політика» - “Grande politica”, «Шустер-LIVE» - “Shuster-LIVE”, ecc.). La partecipazione agli show è molto 'costosa' e questo è causato dai fattori vari, ma la causa principale è l'appartenenza dei principali canali televisivi ucraini ai 4-6 gruppi oligarchici”.
Questo significa anche media 'chiusi ad un'informazione obiettiva'. “All'inizio i fondatori di Spilno Tv avevano tra i loro telespettatori dal 5 al 10% della popolazione ucraina, gente creativa, in altre parole persone che volevano cambiare la società, ma erano escluse dalla Televisione ucraina tradizionale”.
Dorotenko ci ha spiegato cosa è successo da novembre ad oggi. “La sera del 21 novembre la squadra di Spilno Tv ha indetto un Consiglio urgente in seguito alla decisione di governo del Primo Ministro Azarov di fermare l'integrazione con la Comunità Europea. Discutevamo le varie soluzioni quando uno dei ritardatari annunciò che la gente era uscita a protestare su piazza Maidan. Volevamo contribuire alla manifestazione. È nata l'idea di creare un nastro, metà del quale doveva raffigurare la bandiera ucraina e l'altra metà la bandiera dell'Unione Europea (poi è diventato il simbolo della manifestazione).
Nella stessa sera è stato creata l'organizzazione per garantire la trasmissione in streaming ed è stato assemblata la struttura completa per garantire la trasmissione in diretta. Quelli che non si occupavano della trasmissione provvedevano alla diffusione delle notizie tramite internet e i social network.
Tali sforzi (non solo da parte nostra, ovviamente) hanno dato un risultato inaspettato: alla manifestazione del 24 novembre a Kiev sono arrivati più di 50 mila partecipanti. Questo grazie ai contributi degli attivisti e dei giornalisti indipendenti; invece l'opposizione ufficiale si è dedicata alla promozione di se stessa e non dell'evento. In precedenza, alla manifestazione organizzata dall'opposizione «Вставай, Україно!», “Alzati, Ucraina!” erano intervenute circa 10-15 mila persone (3 mila secondo i dati delle forze dell'ordine). La nostra è stata così la più grande manifestazione organizzata dall'opposizione e ha richiesto veramente tanti sforzi dal punto di vista organizzativo.
La folla in piazza Maidan ha sfatato il mito dell'indifferenza degli ucraini. Tanti osservatori hanno constatato, che la società civile in Ucraina è rinata. L'alto potenziale della manifestazione era evidente, ma le capacità reali sembravano un'illusione, poiché a Maidan c'erano soprattutto associazioni, movimenti e partiti fuori dal Parlamento. Nello stesso tempo, le condizioni meteo peggioravano e la manifestazione perdeva notevolmente la dinamicità iniziale.
Il 28 novembre la maggior parte delle associazioni aveva deciso di sciogliere ufficialmente la manifestazione, prima che essa 'evaporasse' del tutto, ma l'opposizione ha invece proposto di “occupare” questo spazio.
Nessuno si aspettava il brutale sgombero della piazza nella notte del 30. Ovviamente la manifestazione era un evento scomodissimo per il Governo, ma nessuno poteva presumere che le autorità avrebbero agito così brutalmente. Spilno Tv era l'unico canale che trasmetteva la manifestazione dai primi istanti e il numero dei nostri telespettatori era in continua crescita: dal 21 al 27 novembre ci guardavano 100.000 telespettatori; nel gennaio 2014 erano già più di 20 milioni.
Nello stesso tempo cresceva anche la nostra squadra di attivisti e molte persone entravano nel nostro team. Inoltre, tanti imprenditori che partecipavano alla manifestazione ci regalavano o ci prestavano in uso gratuito vestiti, attrezzature, tende, generatori di energia elettrica oppure ricaricavano i cellulari per garantire la trasmissione in streaming, portavano cibo, ecc. Spilno Tv è diventato un canale letteralmente sociale: in sostanza, noi eravamo accanto ai manifestanti sulla piazza, eravamo supportati e finanziati dal popolo.
Dall'inizio della manifestazione a Maidan noi, che non avevamo ancora uno studio, invitavamo gli ospiti nella nostra tenda sulla piazza dell'Indipendenza, dove potevamo anche scaldarsi, ricaricare i dispositivi, dormire, mangiare; poi con forze rinnovate correvamo a riprendere gli eventi nella piazza stessa e nei dintorni. Un altro gruppo di volontari lavorava da casa curando il nostro sito internet. Inoltre, Spilno Tv è riuscito ad organizzare e gestire una squadra di volontari-traduttori che traducevano gli eventi dell'Euro-Maidan ad uso di spettatori giunti in Ucraina da altri Paesi”.