Domani al Castello del Valentino di Torino si svolgerà, nel contesto delle Olimpiadi, un incontro fra le Tv ‘all news’ di tutto il mondo.
Si svolgerà domani, sabato 18 febbraio, alle ore 14,30, a Casa Italia (Castello del Valentino, Torino), l'incontro "I Mondiali delle notizie", che prevede il confronto tra le principali emittenti basate sulle news del mondo - tra cui Al Jazeera, Al Arabya, BBC, CCN, RaiNews24 e Sky Tg 24 - su presente e futuro del giornalismo d'inchiesta. L'evento è organizzato da Rai News 24 e Copeam (l'Associazione delle emittenti televisive del Mediterraneo), in collaborazione con Eutelsat - sponsor ufficiale di Torino 2006 - e rappresenta il secondo atto di un progetto iniziato un anno fa a Venezia, dove le emittenti news del mondo si erano riunite per confrontarsi sugli effetti della guerra in Iraq e sul modo di fare informazione,.
L'informazione non ha mai potuto contare su tanti mezzi di diffusione come oggi, al punto che quasi ogni nazione dispone di uno o più canali di notizie 24 ore su 24. Eppure, proprio a fronte di questa grande ricchezza di offerta, negli ultimi anni si è assistito ad un generale impoverimento del giornalismo d'inchiesta. A questa apparente contraddizione e agli ostacoli che oggi frenano l'espressione forse più affascinante della professione giornalistica è dedicato il convegno in questione, il cui titolo effettivo è "Informazione a due velocità: i canali all news tra informazioni di flusso e reportages".
In questo senso, la scelta delle Olimpiadi come contesto dell'iniziativa appare quanto mai felice, considerando le diecimila testate giornalistiche accreditate da tutto il mondo. Un abbinamento, quello tra il convegno e Torino 2006, fortemente voluto da Eutelsat, che da sempre sostiene il mondo dell'informazione con risorse tecniche e umane di eccellenza, fornendo alle emittenti televisive di tutto il mondo la banda satellitare per diffondere il proprio segnale.
Particolare attenzione, durante i lavori, sarà data agli ostacoli che oggi limitano lo sviluppo del giornalismo d'inchiesta, che sono allo stesso tempo di natura organizzativa ed economica. La struttura stessa dei canali "all news", infatti, privilegiando l'aggiornamento continuo finisce paradossalmente per limitare gli spazi dedicati all'approfondimento e la concorrenza tra le diverse testate acuisce ulteriormente questo fenomeno. In secondo luogo, il giornalismo d'inchiesta ha un costo più elevato, in quanto richiede maggiori risorse economiche e anche umane, e non sempre è appoggiato pienamente dagli editori, anche per il timore di eventuali ripercussioni negative. A tutto questo, infine, dopo l'11 settembre si è aggiunto un maggiore controllo sulle informazioni.
Partendo da queste premesse, i relatori cercheranno di tracciare le linee di sviluppo per una televisione in grado di garantire maggiori spazi all'approfondimento, e al giornalismo d'inchiesta in particolare.