L’indagine diffusa il 23 luglio unisce la “tradizionale telefonica” CATI realizzata per RadioMonitor di GfK Eurisko a RadioMetrics di Ipsos MediaCT. Ma i risultati non sono molto diversi dal passato, con (tuttavia) Rtl 102.5 e Radio 24 in bella evidenza.

Puntuale, come preannunciato soltanto pochi giorni fa, la data di martedì 23 luglio ha rappresentato l'uscita dei dati d'ascolto radiofonici relativi al primo semestre 2013. Molto attesi i risultati, perché per la prima volta si è assistito ad un'indagine che univa la "tradizionale" telefonica CATI realizzata per RadioMonitor di GfK Eurisko a RadioMetrics di Ipsos MediaCT realizzata tramite un Panel Meter. Quest'ultima ha raccolto il dato dei 7 giorni per la maggior parte delle emittenti nazionali ed alcune importanti superstation (m2o, Radio 105, Radio 24, Radio Bruno, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Italia, Radio Kiss Kiss, Radio Montecarlo, Radio Norba, Radio R101, Radio Subasio, Rai Radio 2, Rai Radio 3, RDS, RTL 102.5, Virgin Radio, Rai Radio 1). Per tutte le altre, il dato dei 7 giorni ha avuto provenienza da RadioMonitor che ha fornito, come sempre, i risultati del giorno medio ieri e del quarto d'ora medio (AQH) per tutte le emittenti iscritte.
Un "mix" di dati, dunque, provenienti da due indagini che confluiranno nel nuovo nastro di pianificazione RadioPlanner, prodotto e distribuito da MediaSoft su incarico degli editori nazionali, locali e delle realtà associative del mondo radiofonico, disponibile dal 27 agosto.
I risultati, a onor del vero, non hanno serbato molte novità. I 60.000 casi della CATI (non confrontabili con quanto pubblicato soltanto tre mesi fa, poichè si trattava di una media mobile di 4 trimestri con 120.000 casi) fanno emergere comunque alcuni risultati inconfutabili.
Il primo è il superamento dei 7 milioni di RTL 102.5 nel giorno medio ieri, cosa mai successa in precedenza (nello specifico si tratta di 7.001.000 ascoltatori). In parallelo, da quando esiste l'indagine Radio Monitor, Radio 24 non era mai andata oltre i due milioni (oggi sono 2.134.000).
R 101 - a sua volta - non era mai scesa sotto la medesima soglia (al momento il dato registra 1.920.000), mentre Capital (1.753.000) ha superato la "sorellina" m2o (1.692.000), a sua volta in crescita. Per il resto, poche variazioni. Analogo discorso anche per l'AQH, dove sul podio (nello stesso ordine) restano RTL 102.5 (608.000), Radio 105 (518.000) e Radio Deejay (412.000).
E i sette giorni? Cambiato il meter e la società impegnata nel rilevare gli ascolti, i risultati tuttavia sono variati poco. Prendendo come confronto gli annuali 2012 (ultimi diffusi da Radio Monitor, in testa c'è sempre RTL 102.5 (prima erano 22.104.000, oggi sono 23.837.000), al secondo posto stabile RDS (da 18.790.000 a 20.017.000), al terzo - anch'essa stabile - Radio Deejay (da 13.905.000 a 13.867.000), al quarto Radio Italia Solo Musica Italiana (da 12.195.000 a 13.396.000) e al quinto Radio 1 Rai (da 11.733.000 a 11.325.000). Un risultato che forse conferma reciprocamente la bontà delle due indagini, assolutamente non in contrasto tra di loro, a differenza di quanto accadde con il passaggio da Audiradio (con la Rai costantemente al vertice) a RadioMonitor (che ha sancito il primato della radiofonia privata).
Per consultare i dati completi, comprensivi anche delle emittenti locali, si può consultare il seguente link:
http://www.radioplanner.it/wp-content/uploads/2013/07/giorno-medio-x-regione-dati-I-semestre-2013.pdf