I premi intitolati a Piero Passetti

Molti temi legati dal filo rosso della cronaca saranno al centro delle manifestazioni per il Premio cronista “Piero Passetti”, che si svolgono a Viareggio dal 16 al 18 aprile.

Dai disastri ferroviari, come quello proprio di Viareggio del giugno di un anno fa, alle bombe sulla striscia di Gaza, fino alle morti sul lavoro e alle difficoltà della ricostruzione dopo il terremoto dell'Aquila. Tutti temi legati dal filo rosso della cronaca e che saranno al centro delle manifestazioni per il Premio cronista "Piero Passetti" che si svolgeranno a Viareggio dal 16 al 18 aprile.
Ma l'appuntamento (come informa una nota Ansa), che per il sesto anno consecutivo si tiene nella città toscana, sarà ancora una volta l'occasione per discutere di censura e libertà di stampa. Organizzata dall'Unci, l'Unione nazionale cronisti italiani, l'iniziativa ruoterà attorno alla consegna dei riconoscimenti del Premio intitolato all'indimenticabile Piero Passetti (storico leader della Frt locali, prematuramente comparso qualche anno fa), sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

I riconoscimenti andranno a giornalisti e reporter che si sono occupati di vicende che hanno segnato quest'anno di cronaca. Un anno nel quale il disastro ferroviario di Viareggio, il più drammatico del dopoguerra, avrà uno spazio particolare con un convegno a quasi 12 mesi dall'incidente, a cominciare da una mostra fotografica di immagini realizzate subito dopo l'incidente. E gli stessi premi "Cronista dell'anno", sono comunque legati ai temi dal disastro alla stazione viareggina: a Carlo Bonini della 'Repubblica', autore di un'inchiesta sul mercato nero e il riciclaggio illegale delle carrozze ferroviarie destinate allo smantellamento, e Roberto Pozzan e Monica Giandotti di RaiDue, per l'inchiesta sulle morti sul lavoro nel settore degli autotrasporti.

Ma la tre giorni viareggina spazierà dalla cronaca locale a quella internazionale, dalla consegna del Premio Città di Viareggio al giornalista iraniano Ebrahim Nabavi, incarcerato due volte nel suo Paese e diventato uno dei punti di riferimento della libertà di espressione in Iran, al Premio Provincia di Lucca attribuito a Eva Nuti di SkyTg24 per i servizi sull'alluvione che ha devastato l'Oltreserchio lucchese, fino all'International Award Reporter of The Year, in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago, quest'anno al Financial Times, capofila di un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'Uomo per difendere il diritto dei giornalisti a non rivelare le fonti.
Ospite dei cronisti a Viareggio proprio Vladimiro Zagrebelsky, giudice della Corte Europea dei diritti dell'Uomo che nel dicembre scorso, ha emesso una sentenza in favore del diritto dei giornalisti a tutelare le proprie fonti.

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