I primi giorni dello switch-off in Liguria

Tranquillizza, come sempre, il Ministero dello Sviluppo Economico, si levano invece voci di protesta e vengono denunciati disservizi sul territorio. Lo switch-off ligure sta procedendo un po’ come i precedenti…

Un rompicapo. Può sembrare il termine esatto per definire il passaggio al digitale terrestre della Liguria, partendo dal Ponente, la provincia di Imperia, e arrivando via via al Savonese e poi oltre. Nella nota ufficiale del Ministero, “è positivo, dopo i primi tre giorni, il bilancio del passaggio alla televisione digitale in Liguria. Le operazioni tecniche si sono svolte regolarmente coinvolgendo 551 impianti su un totale di circa 2300, con il costante monitoraggio dei laboratori fissi e mobili dell'Ispettorato territoriale del Ministero”. Andando a toccare le cose con mano possiamo dire che non è stato tutto rose e fiori.

Se sui comuni costieri (vedi Ventimiglia, Bordighera o Ospedaletti) allo scoccare del 10 ottobre le cose sono filate relativamente lisce (in alcune zone, anche del centro cittadino di Bordighera servite dal ripetitore di piano Moreno, non c'era segnale), non altrettanto si può dire di paesi dell'entroterra o vallate dal nome quasi esotico, come Vallebona e Vallecrosia o paesi come Camporosso, Isolabona, San Biagio della Cima, Seborga (il noto principato con una sua moneta che nessuno riconosce). Qui il passaggio dalla Tv analogica al digitale non è stato poi indolore.
E così giornali e siti web d'informazione locale sono stati presi d'assalto dalle critiche dei “poveri” utenti. Inoltre anche nei giorni successivi allo switch-off nelle zone di Ventimiglia e Bordighera molti decoder registravano come un segnale criptato quello di RaiUno e RaiDue, mentre tutti gli altri canali del pacchetto Rai erano perfettamente visibili (tra questi RaiTre, i due Rai Sport e gli altri).

Mettiamoci l'orografia della Liguria, con poche valli e monti a picco sul mare, mettiamoci tutto il resto, comprese persone che ignoravano del tutto il passaggio dall'analogico al digitale e il quadro, al solito, non è roseo. Nelle valli imperiesi molti paesi si sono trovati divisi in isolati: quelli che riuscivano a catturare il segnale e quelli che si sono trovati con la televisione muta, prevalentemente anziani. Per aiutarli si mobiliteranno, dal 17 ottobre, gli alunni delle medie superiori del Polo Tecnologico di Imperia (Istituti Itis Galilei, Nautico Doria, Ipssct Calvi), anche con interventi a domicilio, per adeguare i televisori al passaggio al digitale terrestre nella provincia imperiese. Un'iniziativa in collaborazione con la Provincia che mette a disposizione un mezzo per lo spostamento dei circa 30 studenti volontari che offrono il servizio.

A Sanremo, la città più importante della provincia, il passaggio è avvenuto nella mattinata dell'11. Partendo da Mediaset in prima mattinata alle 10.30, tutti i segnali analogici sono stati spenti ed anche le locali hanno acceso il loro nuovo segnale digitale come Telenord ed Imperia Tv mentre il bouquet Primocanale era già acceso dal 10 ottobre. La situazione, a detta dei tecnici, è stata “meno problematica del previsto” e i più fortunati sono stati gli utenti delle zone centrali della città: Ma i tecnici che erano alle prese con il ripetitore di Monte Bignone (che insieme a quello di Coldirodi serve Sanremo e dintorni) hanno segnalato abbassamenti e innalzamenti dei segnali che sono andati avanti per tutta la giornata.

Passando poi al giorno 12, verso il Levante ligure il primo disservizio è stato segnalato ad Andora, primo comune della provincia di Savona coinvolto dallo switch-off, dove per poco più di un'ora nella mattinata di mercoledì si è verificato un black out Tv, dal momento che i tecnici hanno spento il segnale analogico con un'ora e mezzo di anticipo rispetto all'orario previsto delle ore 10.
I telespettatori di Ventimiglia, invece, dopo il primo giorno di DTT, si sono ritrovati con lo schermo 'nero', probabilmente a causa dalle interferenze con le frequenze francesi (il Ministero ha comunicato che il disservizio potrebbe durare 2 o 3 giorni).
Oggi è toccato ai comuni costieri del Savonese (come Alassio, Garlenda, Ceriale) e alle località più all'interno Nasino, Castelvecchio, Erli, Castelbianco, Onzo, Testico, Stellanello, Casanova Lerrone, Garlenda, Villanova d'Albenga, Vendone, Zuccarello, Nasino).

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