Alcuni giorni fa un comunicato del Cdr di CCISS-Viaggiare informati e Isoradio Rai è passato quasi inosservato. Nel comunicato il Cdr cercava di spiegare perché l’informazione sul traffico non funziona.
L'Italia è la nazione che "vanta" il tragico primato per i decessi in incidenti automobilistici tra tutti i Paesi europei. In uno scenario simile ci si aspetta che il servizio di informazioni sul traffico e sulla viabilità non abbia 'increspature'. Invece il servizio CCISS-Viaggiare informati di Isoradio Rai non sembra funzionare bene.
Ecco i motivi di questa incresciosa situazione, spiegati da un comunicato di qualche giorno fa del Cdr di CCISS-Viaggiare informati e Isoradio:
"La stragrande maggioranza delle informazioni che sono diffuse dal CCISS e da Isoradio sono "dettate" da Autostrade per l'Italia. Le concessionarie autostradali guadagnano sui chilometri percorsi dai veicoli sui loro tratti. Consigliare percorsi alternativi o disincentivare l'ingresso in autostrada, per loro, significa determinare una volontaria diminuzioni dei ricavi.
Si tratta di milioni di euro, in contanti!!!
In mezzo, tra gli interessi delle concessionarie autostradali e i cittadini, ci troviamo noi, che lavoriamo senza alcuna tutela. Siamo inquadrati come operatori dello spettacolo. L'informazione sul traffico e sulla sicurezza stradale deve essere affidata, invece, alla figura professionale che per legge deve fare informazione: il giornalista. Questo permette un radicale cambiamento organizzativo del settore, non costringendo i singoli a rincorrere individualmente ogni notizia e ad esporsi a possibili procedimenti disciplinari.
Sono anni che i giornalisti del CCISS e di Isoradio chiedono il riconoscimento dell'attività giornalistica per avere la tutela, i diritti e i doveri deontologici che la professione garantisce ed impone. La Rai si oppone con tutte le sue forze malgrado l'Ordine dei Giornalisti, cinque sentenze del tribunale del lavoro, la Federazione Nazionale della Stampa, l'Associazione della Stampa Romana e l'Usigrai pretendano l'applicazione delle leggi sull'informazione.
Diminuire i morti sulle strade, offrire un'informazione più corretta e tempestiva si può ottenere immediatamente e a costo zero. Perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero delle Comunicazioni, la Commissione di Vigilanza non intervengonoO".