I vincitori dei Rory Peck Awards 2014

Ancora spunti di rilievo dalla serata di premiazione dei Rory Peck Awards, i premi per i cameramen freelance ‘patrocinati’ dalla Sony. Fra gli altri riconoscimenti, uno è andato ai realizzatori di ‘North Korea: Life Inside the Secret State’, un viaggio in un Paese per noi finora ‘impenetrabile’.

I Rory Peck Awards hanno reso omaggio anche quest'anno al lavoro dei cameramen freelance, che si occupano di notizie e attualità, nel corso della cerimonia tenutasi presso il BFI Southbank di Londra e presentata dall'inviato speciale di Sky News Alex Crawford e da Lindsey Hilsum di Channel 4 News, con la partecipazione di giornalisti internazionali. In un anno che ha fatto emergere in modo piuttosto crudo le difficoltà che si trovano ad affrontare i freelance, questo evento ha voluto mettere in evidenza i lavori migliori e l'importanza di queste figure per il mondo dell'informazione a livello internazionale.

Il Rory Peck Award for News è stato vinto dal freelance ventitreenne Pacôme Pabandji della Repubblica Centrafricana per 'CAR: Descent Into Chaos', trasmesso da AFPTV (nella foto un'immagine). Le riprese di Pacôme del conflitto in corso nel suo Paese natale mostrano la violenza che ha funestato quelle zone, ma anche sprazzi di vita quotidiana. Riesce a immortalare le atrocità commesse nel Bangui e in altre aree del Paese, ma anche scene più leggere, funzioni religiose e una sfilata di moda. La giuria ha premiato l'abilità di Pacôme nel riuscire a distaccarsi emotivamente dal pericoloso conflitto, pur essendovi immerso. Uno dei giudici ha commentato: “La determinazione di voler raccontare la storia del proprio Paese senza fermarsi davanti a nulla è ammirevole”.

Il Rory Peck Award for Features è stato vinto dal Team Mindeulle, un gruppo di sei cameramen nordcoreani anonimi, per 'North Korea: Life Inside the Secret State', prodotto da Hard Cash Productions e trasmesso da Dispatches di Channel 4 e Frontline di PBS. Girato sotto copertura e correndo molti rischi, il team è stato preparato nel corso di alcuni viaggi in Cina dal giornalista giapponese Jiro Ishimaru.
Il film offre la rara opportunità di gettare lo sguardo all'interno di uno degli stati più imperscrutabili del mondo, assistendo a sequenze affascinanti e a scene sorprendenti. Il film mostra anche segni di cedimento nell'autorità del regime, con persone comuni disposte a contrastarlo anche nella vita quotidiana: una donna, ad esempio, sfida un membro delle forze dell'ordine che vuole impedirle di fornire un servizio navetta, mentre un'altra discute del proprio diritto a indossare i pantaloni. La giuria ha evidenziato l'enorme importanza storica del documentario e il grande coraggio del team, che ha rischiato la vita per raccontare questa storia.

Il Sony Impact Award è stato assegnato al freelance inglese Ben Steele per 'Hunted', prodotto da Blakeway Productions per Dispatches di Channel 4. Il film di Ben esplora il fenomeno delle gang di vigilanti in Russia che, incoraggiati dalla recente legislazione anti-omosessuale, effettuano vere e proprie 'battute di caccia' per catturare, umiliare e maltrattare vittime gay. Ben immortala questo mondo da vicino: in una scena assiste, registrandolo, a un violento interrogatorio in una stanzetta ai danni di una giovane vittima. Un membro della gang dice a Ben che alla vittima sarebbe andata molto peggio se la telecamera di Ben non fosse stata presente. I giudici hanno apprezzato l'appassionato e nel contempo acritico approccio di Ben, così come la capacità del film di catturare l'atmosfera di omofobia che si respira in Russia. Ha avuto una grande risonanza quando è stato presentato appena prima delle Olimpiadi Invernali di Sochi, aumentando la consapevolezza nell'opinione pubblica e alimentando il dibattito.

Il Premio Martin Adler di quest'anno, sponsorizzato da Hexagon, è stato assegnato al giornalista e traduttore freelance palestinese Khaled Abu Ghali. Il premio, giunto alla sesta edizione, viene assegnato a un freelance locale che ha dato un notevole contributo all'informazione. Scopo del premio è mettere in luce la dedizione e il talento dei freelance che lavorano in condizioni difficili nei propri Paesi. A Khaled è stato conferito questo premio come riconoscimento della sua professionalità, presenza di spirito e abilità come giornalista anche nelle circostanze più difficili. Nei suoi 14 anni di carriera ha seguito come cronista i momenti più intensi del conflitto di Gaza, in particolare nel 2006, 2009, 2012 e nell'estate del 2014 e ha lavorato a stretto contatto con le più importanti agenzie di stampa internazionali.
Khaled è molto conosciuto fra i giornalisti per la sua esperienza, abilità e per la sua imparzialità e professionalità, nonostante viva a stretto contatto con la guerra. Il corrispondente dagli esteri di Channel 4 News, Jonathan Miller, che ha lavorato con Khaled durante la recente crisi di Gaza, ha affermato che Khaled ha assunto un ruolo giornalistico critico in quel periodo, effettuando interviste di altissimo livello e aiutando reporter e team di inviati sul campo.

“In un'epoca in cui i giornalisti sono costantemente criticati e spesso messi a tacere, i vincitori dei Rory Peck Awards di quest'anno dimostrano il potere dei reportage indipendenti e la determinazione dei freelance nel voler essere testimoni degli avvenimenti e di approfondirne i risvolti, a volte correndo seri rischi per la propria incolumità - ha affermato Tina Carr, Director of the Rory Peck Trust - . Il lavoro dei finalisti e dei vincitori di quest'anno ha contribuito immensamente a una maggiore comprensione del mondo in cui viviamo. Meritano la nostra tutela, riconoscenza e supporto”.

“È un privilegio avere a che fare con questa comunità di talento che, effettuando reportage con passione e integrità, combatte quotidianamente con ogni mezzo per raccontare storie che non possono essere ignorate - ha affermato Olivier Bovis, Head of Marketing AV Media and Solutions, Sony Solutions, Sony Europe - . Sony fa del suo meglio per fornire gli strumenti che possano aiutare in questo obiettivo e, anche se il nostro contributo è piccolo in confronto al loro, ne siamo davvero orgogliosi. Torniamo ancora a una volta a rendere omaggio all'impatto generato dai freelance e dal loro lavoro e a supportare l'importante lavoro del Rory Peck Trust”.

I Rory Peck Awards, sponsorizzati da Sony, sono una competizione internazionale di alto rilievo, pensata per premiare il lavoro dei cameramen freelance, uomini e donne, nel settore delle notizie e dell'attualità. Nato nel 1995 e dedicato al cameraman freelance Rory Peck, ucciso a Mosca proprio in quell'anno, l'evento sottolinea l'importanza dei freelance nei settori dell'informazione e del broadcast. I Rory Peck Awards si suddividono in tre categorie: Rory Peck Award for News, Rory Peck Award for Features e Sony Impact Award. Il Premio Martin Adler è un riconoscimento fuori concorso che premia l'impegno e il coraggio di cameramen freelance locali. I Rory Peck Awards costituiscono il principale evento di raccolta fondi per il Rory Peck Trust.

Il Rory Peck Trust è l'unica organizzazione al mondo volta a offrire sicurezza e assistenza ai giornalisti freelance e alle loro famiglie in tutto il mondo. Si tratta di una piccola associazione con un grande obiettivo, che opera in oltre 60 Paesi, offrendo supporto finanziario ai freelance e alle loro famiglie nei momenti di crisi. Mediante le sue risorse online e i workshop regionali, l'organizzazione è anche un'importante fonte di informazioni e consigli per freelance su problemi come assicurazione, valutazione dei rischi, sicurezza e assistenza post trauma. L'associazione offre inoltre borse di studio per corsi di formazione sulla sicurezza ai freelance che operano in ambienti ostili. Il Rory Peck Trust è un'organizzazione no-profit che opera e promuove la sua attività grazie ai fondi provenienti da sponsorizzazioni e donazioni.

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