Regno per anni degli impianti per televisioni da studio, Ibts è ora il punto di riferimento per small production sul campo, documentari e matrimoni anche in 4K, corti con diffusione su web e cinema digitale
Sorto negli anni Settanta in pieno boom delle televisioni in Italia, la mostra milanese del video ha incontrato nel tempo successi e difficoltà, con qualche periodo anche di black out. Da quattro anni a questa parte sta però riconquistando la fiducia di espositori e visitatori grazie a un nuovo smalto dovuto sia alle sue edizioni anche romane (e ne è prevista una all’ombra del Vesuvio dedicata ai matrimoni), sia a una virata dei contenuti, passati dalle grandi regie da studio a riprese su campo, produzioni indipendenti, film-maker, opportunità del web e cinema sempre più digitale. L’evento si è tenuto nei Super Studio Più di Milano dal 23 al 25 ottobre, nel medesimo ambito di Fotoshow e si è rivelato un attraente festival convergente foto-cine-video sull’imaging digitale con 140 espositori e quasi 18.000 visitatori.
Catena del valore
I 20 espositori di Ibts, che hanno coperto l’intera offerta delineata (camere palmari e spalleggiabili, monitor da campo, editstation compatte ecc.), includevano costruttori (Arri, Canon, Panasonic, Rekeo, Roland, Sony), distributori (Adcom, Exhibo, La Placa, Trans Audio Video), fornitori e integratori di rete (Atomos, ECS, Lemo, Video Progetti), accessori e luci (Cartoni, Lupo, Nanuk, Working Easy) e servizi di distribuzione (Livestream) e promozione (Eudi Show). Quella coperta da Ibts è stata quindi la catena del valore del completo ‘ecosistema televisivo’, diffusioni e fruizioni di contenuti comprese.
A completare l’approccio è stato poi il Villaggio TuttoDigitale, un ricco programma di incontri e seminari d’approfondimento a cura di Stefano Belli, che ha proposto anteprime su nuove macchine in 4K, tecniche di riprese con fotocamere reflex e impiego di droni, video musicali e gestione del suono, film a basso budget con opportunità di finanziamenti e festival quali trampolini di lancio, e si è chiuso con ‘La battaglia del secolo’, fatta di approfonditi live test condotti dall’autore di fotografia Tommaso Alvisi e dal Digital colorist Walter Cavatoi, sul confronto tra le quattro camere per cinema digitale al top di mercato: Arri Alexa, Panasonic Varicam 35, RED Dragon, Sony F55.
Le novità di prodotto
Abbiamo selezionato alcune novità proposte dai venti espositori di Ibts. Per l’area più tradizionale della ripresa, come ci ha illustrato l’Ad di Adcom, Marcello Guidelli (nella foto), ecco le due nuove foto-video camere Alpha 7S II e 7RII di Sony, entrambe mirrorless. La prima, con sensore full frame da 12,2 megapixel può operare, registrazione compresa, in full HD (fino a 120 fps) e in 4K (30 fps), e sorprende per l’eccezionale sensibilità (da 100 a oltre 100.000 ISO), la stabilizzazione a 5 assi e autofocus fino a 169 punti. La seconda ha invece un prezzo più accessibile, altissima compatibilità alle ottiche, acquisizione di immagini anche in formato RAW non compresso e uscita HDMI. L’offerta Adcom, ancora in ripresa, si estende ai marchi Canon, Jvc e Panasonic, per entrare poi su un catalogo a piena copertura di post-produzione, archivio e accessoristica.
Da Arri, grande cinema con la linea Alexa e grande documentario con la Amira ottimizzata anche per singolo operatore. Ma poi le sue tante ottiche, le luci, i sistemi di controllo. Passando a Canon, presente anche a Photoshow (e non vi poteva mancare), oltre alla compatta XC10 con registrazione 4K e ottica integrata, faceva da protagonista la nuova EOS C300 Mark II per futuri traguardi nella gamma Cinema EOS, a registrazione integrata e compressa XF-AVC anche in 4K, doppio processore DIGIC DV5 e nuova tecnologia Log2 per una gamma dinamica di ben 15 stop.
Da Panasonic, fortemente impegnata anche sul fronte fotografico con i modelli Lumix, oltre alle linee VariCam 35 e Super 35, ecco il camcorder professionale ‘rosso-nero’ AG-DVX200 con sensore 4/3”, ottica Laica integrata 13x, autofocus ultrarapido e funzionalità HD, UHD e cinema 4K. Sony invece, oltre alla presenza sui distributori, presentava la linea dei camcorder PXW, con l’ultimo modello FS7 dall’ergonomia riprogettata su impugnatura, viewfinder e bilanciamento, riprese in HD e 4K, sensore Super 35, registrazione in Compact Flash.
Per la cattura dell’audio a supporto pressoché di tutte le camere viste, ecco l’offerta dello storico distributore Exhibo, che ha presentato tra l’altro i dispositivi wireless AVX Sennheiser per camcorder e reflex, con segnali protetti e ricevitore compatto ad accensione automatica dall’alta autonomia. Sempre per riprese in esterni ma a più tracce, subentra il registratore stereo Tascam DR-60D e il più evoluto ma sempre compatto DR-70D a quattro piste.
Le novità di sistema
Passando ai sistemi, di vero interesse sono apparse le soluzioni dell’australiana Atomos, con filiali anche in Europa, per gestione integrata dei file tramite semplice azionamento su touch screen wireless, con un approccio al lavoro di produzione e post-produzione dai nuovi concept e più evoluti livelli d’automazione. Ancora nella sistemistica, di interesse le soluzioni dell’italiana ECS specializzata in connettività su rame e fibra, che ha presentato le nuove soluzioni per uso esterno e i sistemi di conversione ottica per segnali HDMI, DVI e HD-SDI.
Quanto all’accessoristica, Working Easy, oltre alla gamma completa di borse e protezioni per telecamere, ha fatto debuttare la copertura per la Sony F7 realizzata in tessuto waterproof, imbottita con materiale a doppio strato contro urti e graffi, completata da una “mantella” per proteggere anche, in caso di pioggia, il braccio dell’operatore. Una borsa rigida di trasporto invece da parte della Nanuk, comprensiva inoltre di alloggiamento per drone.
Quasi a sintesi dell’intera esposizione, Trans Audio Video offriva infine le sue soluzioni per cinema, small production e riprese in studio grazie agli affermati marchi di cui è partner: ottiche Canon, camere Sony, luci e lite panel Arri, supporti Manfrotto e Sachtler.