Pubblichiano il comunicato finale del ‘1° Forum consumatori e DTT’. No allo switch-off previsto nel 2006.
"Si è svolto a Roma il 1° Forum sul digitale terrestre, organizzato da Adiconsum e MDC.
Davanti ad esponenti politici ed esperti del settore, le due associazioni hanno formulato le loro proposte, di seguito sintetizzate:
- rinvio dello switch-off previsto il prossimo dicembre 2006, termine entro il quale, secondo il Governo, i 20 milioni di famiglie italiane dovranno dotarsi di un decoder se vorranno continuare a vedere la televisione con costi pari a 100-150 euro a famiglia, per un totale di 2 miliardi di euro;
- sì al decoder unico, no ad un decoder per ogni emittente. Adiconsum e MDC chiedono il rispetto della legge sul decoder unico da applicare anche al digitale terrestre;
- nessun incentivo per il digitale terrestre. Non è giustificabile lo stanziamento di risorse per un bene voluttuario qual è il digitale terrestre, quando sono stati realizzati tagli a servizi essenziali, come la tutela alla salute. L'unico incentivo accettabile è quello per un decoder unico che permetta di ricevere segnali tv e radio e consenta l'accesso ai servizi di pubblica utilità;
- Adiconsum e MDC chiedono una digitalizzazione globale per tv e radio. I servizi di pubblica utilità devono essere fruibili anche da cellulare, telefono, decoder satellitare, ecc.; per questo gli apparati devono essere aperti, per garantire la ricezione dei programmi sia a pagamento che gratuiti.
Adiconsum e MDC hanno inoltre chiesto che:
- il consumatore sia lasciato libero di decidere quale operatore scegliere, senza discriminazioni o privilegi di alcun tipo;
- il passaggio dall'analogico al digitale sia graduale, per dare modo alle famiglie di dotarsi dei necessari apparati;
- la radio digitale (DAB) venga attuata e valorizzata.
Tra i presenti, l'On.le Carla Mazzuca ed il Sen. Mauro Fabris.
L'On.le Mazzuca ha affermato di condividere tutte le proposte delle due associazioni. Il Sen. Fabris ha ribadito l'importanza strategica dell'Autorità delle Garanzie nelle comunicazioni, che deve vigilare sul settore in maniera indipendente".