Il basket 2004-2005 è di Sky

Dopo 50 anni di Rai la Legabasket ha deciso di vendere i diritti delle partite di serie A alla pay Tv di Rupert Murdoch per la cifra record di 1 milione di euro. L’interessante analisi della società di consulenza milanese Sport System Europe.

È ufficiale: il prossimo Campionato di basket lo potranno vedere in televisione solo gli abbonati a Sky. La Legabasket è giunta a questa decisione visto che i rapporti con la Rai, dopo 50 anni ininterrotti di collaborazione, sono diventati sempre più difficili nelle ultime stagioni, andando avanti tra incomprensioni, disservizi e accuse reciproche.

Un'interessante analisi della società di consulenza milanese Sport System Europe ci consente di fornire una ricca serie di particolari sulla questione.

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, intanto, sarebbe stata, lo scorso 15 maggio, la messa in onda su RaiDue, alle ore 2.52 di notte, della partita Reggio Calabria - Udine con un ascolto medio di 74.000 telespettatori, roba da emittente locale secondo i vertici della pallacanestro.

La partita in questione era stata appositamente anticipata al sabato per "ragioni televisive" in quanto sarebbe dovuta andare in onda in leggera differita, in seconda serata, su RaiDue. Per questo motivo la Legabasket ha preso la storica decisione, guardando anche i ricavi ottenibili dalla vendita dei diritti che la Rsi valutava in 250.000 euro a stagione mentre Sky verserà invece 1 milione di euro.

Numeri piccoli, perché purtroppo il vero problema è che il basket di serie A, nonostante i periodici proclami della Lega, vede un costante ed inarrestabile calo di interesse da parte del pubblico. Il fenomeno, iniziato a partire dalla metà degli anni '90, determinato da molti fattori, ha avuto una brusca accelerazione nelle ultime stagioni. Gli ascolti televisivi non fanno altro che confermare questo fenomeno: nella stagione in corso, 554.000 telespettatori di media con uno share del 5,24 %. Il dato, per le partite di Campionato, non è mai andato sopra i 710.000.

Il Presidente Enrico Prandi, insediatosi in Lega nel luglio 2002 con voto unanime delle Società aderenti, ha trovato, sotto questo aspetto, una situazione a dir poco disastrosa. Di quelle che "qualunque cosa fai, sbagli" ed anche la decisione Sky si colloca in questo contesto. Dal punto di vista economico la somma portata a casa non risolve nessun problema: diviso per le 18 società della massima serie, fa all'incirca 50.000 euro di media a Club: lo stipendio di un giocatore di media "statura".

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