Dopo il grande caos dei diritti che ha fatto seguito alle note vicende estive, succede che il tifoso di una squadra (in passato) blasonata come il Bologna non sappia più bene dove seguire in Tv le partite della propria squadra favorita…
Diciamolo: anche per gli esperti è un bel rebus, specialmente in serie B. Dove seguire in diretta le partite della propria squadra del cuore, dando per scontato di poter contare sia sul decoder del digitale terrestre che su quello satellitareO Non è per niente facile, per esempio nel caso del Bologna calcio (malinconicamente sceso in serie B dopo lo spareggio con il Parma di giugno) e succede allora che anche le Tv locali possano tentare di andare alla riscossa. I tifosi felsinei possono contare, per la verità, sul digitale di Sportitalia (in chiaro), in effetti, ma solo se la partita del Bologna è in anticipo o in posticipo. Per il resto è (quasi) buio fitto, come ben spiega questo articolo apparso nei giorni scorsi su 'Repubblica Bologna':
"D'improvviso il Bologna è sparito dagli schermi televisivi. Raisat sabato ha trasmesso il Torino, riservando sparute e rimpicciolite finestre al Bologna. Rosso Alice, sul Pc, ha rescisso il contratto. Restava il digitale di La7 per le partite in casa. "Abbiamo un contratto con loro ancora per qualche anno" - diceva giorni fa il presidente del Bologna Cipollini. Ma il Bologna, fra lo stupore di molti, neppure su La7 s'è visto. Lapidaria la risposta dell'emittente: "Trasmettiamo solo la serie A".
Tredici squadre su venti, per l'esattezza. Questa invece è la B, che a nessuno interessa. È il caso di prenderne atto anche se, forse, di non rassegnarsi. Qualcosina potrebbe cambiare. È Tv sta pensando, di partita in partita, quando se ne presenterà l'occasione di tentare di acquistare i diritti rosso-blu. Sul mordi e fuggi, È Tv ha nel basket fruttuosi precedenti: addirittura dirette europee di Fortitudo e Virus, lo scorso anno la LegaDue della promozione bianco-nera, quando Raisat era altrove.
"Sì, siamo pronti a fare un'offerta - dice Giovanni Mazzoni, amministratore delegato - e già col Modena avevo pensato di chiedere al prefetto la diretta del Derby, soprattutto per motivi di ordine pubblico, visto il caos che ne sarebbe potuto nascere. Poi la gente è stata più saggia, scegliendo di starsene a casa, e a me è mancato il tempo per muovermi".
Ma domani le cose potrebbero cambiare. Domani significa il 29 settembre o qualche giorno dopo. "Bisogna aspettare la sentenza definitiva del Tar, proprio il 29".
Due gli scenari. Ancora Mazzoni: "Se il Tar conferma il calcio al sabato pomeriggio, i sindaci ricorreranno al Consiglio di Stato".
Un po' come il Bologna ad agosto col Messina. "Se alla fine vince Galliani, se cioè si gioca alle 15 o alle 16 del sabato, la Rai qualche partita la può vendere, di volta in volta".
Il motivo è semplice. Oggi la Rai s'è comprata tutto il pacchetto, entrando cioè in possesso di un diritto che non sta esercitando. Perché di gare, sul satellite, ne trasmette una sola.
E sul digitaleO Al momento nessuna, presto, forse, 4-5. Ne resta una buona metà, sulla quale ci si può fiondare. "In questo caso le compreremo direttamente dalla Rai, come si faceva negli anni '90, quando trasmettevamo i secondi diritti".
Secondo scenario: i sindaci la spuntano, il sabato pomeriggio non si gioca. "A quel punto il contratto Rai può non essere più valido e quindi la concorrenza, ossia chiunque ne abbia la possibilità, può muoversi e comprare direttamente dalla lega. Credo proprio che prima o poi il Bologna, ma anche il Modena, si libereranno. Noi siamo disponibili a muoverci, su questo non esiste alcun dubbio. Anche perché a Bologna abbiamo sei canali sul digitale terrestre".
L'unica certezza è che la situazione è molto caotica...".
In effetti...