Il caso Juventus-Rai

La Juventus ha diffidato la Rai dall’utilizzare le proprie immagini d’archivio dal 1958 al 2005. Questa settimana si dovrebbe però arrivare ad un accordo. Intanto il Club bianconero dal 2007 in poi potrebbe riprendere le partire con sue telecamere.

Dopo un breve periodo di stallo nelle trattative e la diffida della Juve alla Rai a non trasmettere le immagini d'archivio delle partite della squadra bianconera, si dovrebbe chiudere questa settimana il caso relativo all'archivio Rai delle immagini della Juve.

Questi i fatti. La Rai possiede l'archivio immagini delle partite della Juventus dal 1958 al 2005 (quasi tutte le partite sono state fra l'altro riprese dalle sue stesse telecamere) ma non potrebbe, in teoria, più utilizzarle, se passasse il principio che la proprietà dei diritti delle partite è della Juventus stessa (come la società rivendica).

La Rai, che pure ha realizzato quelle immagini, non avrebbe diritti sulla library, ovvero non potrebbe sfruttare, tanto meno economicamente, quelle immagini né direttamente nei propri programmi né a favore di terzi. Per farlo la Rai avrebbe dovuto acquistare i cosiddetti "diritti d'archivio".

Ora si presenterebbe la possibilità di farlo attraverso una complessa operazione che vedrebbe da una parte la Juventus acquisire dalla Rai per circa 28 milioni di euro l'archivio delle partite che la riguardano (dal 1954 addirittura fino al prossimo 2030) e la Rai ricomprarsi i diritti di usare quelle stesse immagini (fra passato e futuro, fino appunto al 2030, il tutto verrebbe valutato circa 21,5 milioni di euro).

Nell'accordo Rai-Juventus non verrebbe però contemplato soltanto il semplice utilizzo delle immagini nelle produzioni televisive della Tv pubblica ma anche una serie di incarichi e 'compiti' per la Rai che comprenderebbero la realizzazione del famoso canale tematico "Juve Channel", di una fiction televisiva e di un torneo di calcio estivo. Alla fine di tutto questo 'giro' pare che per la Juventus la spesa sarebbe di soli quattro milioni di euro, a fronte di un beneficio incalcolabile per via dei diritti futuri sull'archivio, con licensing e merchandising annessi; infine, anche la Rai ne trarrebbe grandi benefici economici e patrimoniali.

Non basta: in futuro la Juventus avrebbe un controllo diretto sulle immagini delle proprie partite (magari riprese con propri mezzi dal 2007, come si dice!), con la possibilità di cederle a quei terzi che volessero utilizzarle e sfruttarle economicamente a qualsiasi livello.

Se l'accordo si concluderà (dovrebbe comunque essere cosa fatta) potrebbe creare un importante precedente e spingere altre società a cercare accordi simili, ricomprando e cedendo i diritti sulla "propria" library.

Ma sono sorte anche perplessità e vi sono state alcune forti proteste. Cosa succederebbe a chi volesse utilizzare, per esempio, quelle immagini a scopi unicamente culturaliO Pensiamo al semplice caso di una tesi di laurea. L'interessato dovrà pagare i diritti alla Juventus o, non potendolo fare, sarebbe costretto a rinunciareO Inoltre come sarebbe possibile differenziare l'utilizzo per scopi culturali da quello a scopi commercialiO

Infine - quesito-chiave - , è lecito per una Tv pubblica privarsi di un patrimonio come quello del proprio archivio, che, anche, se non soprattutto, a livello sportivo, è, in fondo, 'patrimonio di tutti', a favore di un privato ansioso di guadagnare soldi da quelle stesse immaginiO

Il dibattito è molto stimolante e speriamo non venga accantonato senza una seria riflessione solo per le consuete 'prepoderanti ragioni economiche'.

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