Da quando Silvio Berlusconi è “sceso in campo”, ormai dodici anni fa, non pochi divi e divetti di Mediaset si sono dati da fare per dargli appoggio e fornire “utili indicazioni” agli elettori-spettatori, soprattutto agli indecisi. Esattamente nel 1994 a favore dell’imprenditore di Arcore prestato alla politica si era espresso pubblicamente, fra gli altri, Raimondo Vianello. Poi fu il turno di Mike Buongiorno, di Iva Zanicchi, Ambra Angiolini, Alberto Castagna, Patrizia Rossetti, Gerry Scotti. Qu…
Da quando Silvio Berlusconi è "sceso in campo", ormai dodici anni fa, non pochi divi e divetti di Mediaset si sono dati da fare per dargli appoggio e fornire "utili indicazioni" agli elettori-spettatori, soprattutto agli indecisi.
Esattamente nel 1994 a favore dell'imprenditore di Arcore prestato alla politica si era espresso pubblicamente, fra gli altri, Raimondo Vianello. Poi fu il turno di Mike Buongiorno, di Iva Zanicchi, Ambra Angiolini, Alberto Castagna, Patrizia Rossetti, Gerry Scotti.
Questa volta, 12 anni dopo il marito, è toccato a Sandra Mondaini, che ha fatto scoppiare il "caso Verissimo" e provocato le ire dei giornalisti del Tg5 (testata a cui fa capo il programma pomeridiano condotto dalla Perego). Ma, fra le altre conseguenze, c'è stata anche una divertentissima presa in giro dell'attrice a 'Viva RadioDue', programma in cui la Mondaini era imitata dalla bravissima Gabriella Germani.
In una puntata di pochi giorni fa, ospite in studio di 'Verissimo' la Mondani ha fatto un bello "spottone" a favore del suo "datore di lavoro": "Io ho dei punti fermi - ha detto Sbirulino - . Mio marito. I miei figli. Il professor Veronesi. E il signor Berlusconi. Siamo amici, ecco. In trent'anni che ho vissuto a Roma non ho mai voluto conoscere dei politici, perché i politici non mi piacciono. Ma mi è capitato di conoscere un signore, di volergli bene: il mio datore di lavoro. Gentile. Divertente. Simpatico. Ottimista. Io mi sono molto affezionata a lui. È un uomo che bisogna conoscere per poterlo amare. E io, essendo in un paese libero, lo dico: voglio molto bene a Berlusconi".
La reazione più dura contro l'intervento della Mondaini è arrivato proprio dai giornalisti del Tg5, che, in un documento, hanno anche accusato apertamente Paola Perego, il manager e conpagno Lucio Presta e gli autori del programma, che sarebbero intervenuti criticando e suggerendo modifiche ai contenuti dei servizi giornalistici di 'Verissimo'. L'assemblea di redazione denuncia "una palese violazione delle garanzie che l'azienda aveva offerto ai giornalisti del Tg5 nel momento in cui ha varato la nuova edizione di "Verissimo", compromettendo "il patrimonio e la storia di equilibrio e di credibilità del nostro telegiornale".
I giornalisti chiedono un intervento chiarificatore dell'azienda "e qualora si verificassero di nuovo simili episodi la redazione è determinata a proclamare lo sciopero".
Il direttore del Tg5 Carlo Rossella, interpellato sul caso Mondaini, ha sostenuto invece, seraficamente, che "siamo in un paese libero e ciascuno può dire quello che vuole".