Un nuovo servizio che permette di rivedere i video delle principali edizioni dei Tg nazionali e un progetto di sottotitolazione dei programmi Rai. Il Centro d’Ascolto potenzia la propria offerta agli utenti professionali (e non).
Da qualche mese è attivo un nuovo servizio del Centro d'Ascolto dell'Informazione radiotelevisiva rivolto, in particolare, al mondo politico-istituzionale, dei media e della comunicazione. Collegandosi al sito www.centrodiascolto.it si può accedere ad una rassegna dei video mandati in onda nelle edizioni principali dei Telegiornali nazionali, suddivisi per argomenti ma consultabile anche per personaggi o per soggetto politico, tramite la quale è possibile ottenere non solo informazioni di carattere quantitativo (ad esempio, quante volte o quanti minuti è comparso in video un determinato personaggio pubblico) ma anche qualitativo.
Il servizio in questa prima fase è stato gratuito e ad usufruirne sono stati circa 12.000 utenti; ma da gennaio vi si potrà accedere solo tramite un abbonamento mensile. L'entità dell'abbonamento è ancora da definire, ma vi saranno due tipologie: una per i professionisti e una per l'utenza non professionale.
"Quando siamo partiti con questo servizio - dice il direttore del centro d'Ascolto Gianni Betto - pensavamo solo ad utenti professionali ad alta fidelizzazione; poi ci siamo accorti che esisteva anche un'altra tipologia di utente, altrettanto interessata al nostro servizio".
Attualmente è in fase di preparazione anche un altro progetto del Centro d'Ascolto, che riguarda la trascrizione e sottotitolazione di eventi televisivi per non udenti. Basti pensare che la BBC sottotitola il 90% dei suoi programmi, contro il 20% della Rai. Inoltre ad essere generalmente sottotitolati sono i programmi d'intrattenimento (e di maggior successo), dal momento che il processo di sottotitolazione è oneroso. L'obiettivo del Centro d'Ascolto è la sottotitolazione in diretta, per la quale è a disposizione un'avanzata tecnologia.
La notorietà del Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva era legata fino a qualche tempo fa al fatto che l'Istituto si occupava del monitoraggio Tv sul pluralismo politico e sociale per l'Autorità delle Comunicazioni. E in base alla normativa "Agcom deve pubblicare questi dati tempestivamente".
Invece, stranamente, fino al 10 novembre scorso sul sito dell'Acgcom i dati delle rilevazioni (attualmente effettuate dall'ISIMM) erano aggiornati solo al 31 agosto. Alcuni giorni dopo, comunque, quando la notizia era stata riportata dall'Ansa e dal Velino, i dati sono stati finalmente aggiornati.