Il cinema italiano preferisce Roma ad Hollywood

Alcune note dal nostro ‘inviato speciale’ al recente American Film Market.

Poca presenza italiana al recente 30mo American Film Market (Afm), la fiera del cinema che si svolge annualmente a Santa Monica, in California, la spiaggia di Hollywood.
Medusa, la casa cinematografica del gruppo Mediaset, era l'unica societá italiana con un padiglione che, in questo caso era in pratica una stanza dell'albergo Loews adattata ad ufficio.
Questa scarsa attenzione ad Hollywood é da ricercarsi nel fatto che
Italia Inc. ha dato tutto il suo appoggio al Roma Cinema Fest che si é concluso 11 giorni prima che iniziasse l'Afm. Pertanto quest'anno le societá solitamente raggruppate nel padiglione-ombrello dell'Istituto per il commercio estero (Ice) hanno disdetto l'Afm, come pure hanno fatto gli espositori italiani che preferivano un ufficio per conto loro.
L'Afm é stato a suo tempo uno dei motivi per la chiusura del Mifed, la fiera del cinema di Milano. Infatti l'Afm aveva volutamente cambiato le date, dal suo tradizionale mese di febbraio ai primi di novembre, proprio per eliminare il Mifed, che si svolgeva in quel periodo e che stava attraversando un periodo di crisi dopo la morte del suo fondatore, il mitico Michele Guido Franci.
Quando Italia Inc., dopo anni di letargo, si é svegliata con la
doppietta romana (Roma Fiction Fest - per la Tv - di luglio e Roma
Cinema Fest di fine ottobre), le societá italiane nel campo
dell'intrattenimento hanno dato il loro appoggio unilaterale.
Dopo lo scandalo e le dimissioni del Governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che é stato la “driving force” dei due eventi romani, il futuro dei mercati televisivi e cinematografici italiani é di nuovo in crisi, visto che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, non apprezza le spese che questi comportano.
Ritornando all'Afm, nella categoria acquirenti si sono registrate 16
Societá italiane, con Mediaset che ha inviato il contingente piú
numeroso.
Una segnalazione interessante viene da Cord Douglas, presidente della societá cinematografica americana D3 Telefim: “Oltre 15 acquirenti italiani sono venuti a trovarci e tutti chiedevano un 'trailer' da far vedere ai dirigenti della Mediaset. Ogni volta che facevamo notare che con Mediaset abbiamo rapporti diretti e che sarebbe stato preferibile sottoporlo piuttosto agli acquirenti Rai, con cui non riusciamo a trattare, questi alzavano le mani in segno di resa”. Sembra infatti che, per quando riguarda il prodotto cinematografico, la Rai abbia una societá filtro ad Hollywood e che tutto debba passare per questa societá.
Come espositori a questo Afm vi erano 369 societá (43 in meno rispetto al 2008), di cui 178 americane. Con 37 societá la Gran Bretagna aveva il secondo maggior contingente. La Francia ed il Giappone erano rappresentate ciascuna da 21 societá, mentre la Spagna e Cina si sono ritrovate con lo stesso numero: 10.

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