I reality show di Mediaset e Rai all’attenzione del Comitato Media e Minori, organismo a tutela dei minori presso il Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazioni.
«Sono pervenute al Comitato - informa un comunicato - diverse segnalazioni riguardanti “un gioco” avvenuto nella casa del “Grande Fratello” che presentava analogie con la flagellazione di Cristo. Il fatto è stato trasmesso in diretta da Mediaset Premium Extra 1 la notte del 12 febbraio 2010. Ripreso da “Mai dire Grande Fratello” su Canale 5 il 15 febbraio u.s. è parzialmente visibile su You Tube.
I telespettatori hanno espresso sentimenti di sbigottimento, sdegno e indignazione per queste immagini che hanno assunto sempre più i connotati di una parodia della Passione di Cristo, evento centrale della fede cristiana. Ha scritto uno di loro: “Credo di non essere stato il solo a sentirsi offeso da una scena del genere perché nel culmine di quella che doveva essere una cerimonia che i ragazzi chiamavano flagellatio, la regia ha staccato le immagini, ma si sono distintamente uditi i rumori della frustate simulanti la flagellazione”.
Considerato l'orario di programmazione e ritenuta tale parodia di dubbio gusto e offensiva verso il sentimento religioso, il Comitato ha deliberato di trasmettere direttamente la pratica all' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per la valutazione e l'eventuale seguito di competenza.
In occasione della partenza della settima edizione del programma “L'isola dei famosi” su RaiDue, il Presidente del Comitato Media e Minori Franco Mugerli ha inviato una lettera al Presidente della Rai Paolo Garimberti nell'intento di arginare caratteristiche negative registrate nelle precedenti edizioni della trasmissione, come l'aggressività impersonale e il turpiloquio. Nella prima puntata dell'edizione 2010, andata in onda il 24 febbraio alle 21.10, già si riscontrano elementi di criticità riguardo alle esternazioni di alcuni dei concorrenti.
Esprimendo contrarietà e preoccupazione nel constatare che anche in questa edizione è prevista la programmazione di una finestra settimanale in fascia protetta (il sabato alle 18.10), il Comitato si attende che l'emittente impegni i partecipanti a comportamenti non contrastanti col Codice di autoregolamentazione sottoscritto anche dalla Rai, fissando tempestivamente opportune clausole sanzionatorie e quindi dissuasive, senza mai dimenticare le famiglie e i minori all'ascolto».