Il Consorzio Eurodab (che promuove il sistema digitale per le trasmissioni radiofoniche) vince il primo round nella sua vertenza con il Ministero delle Comunicazioni.
Come informa a nome di Eurodab l'emittente Rtl 102.5, il Consiglio di Stato ha dato oggi un nuovo "via libera" allo stesso Eurodab, il Consorzio per la trasmissione digitale dei programmi radiofonici di cui fanno parte appunto Rtl 102.5, Radio 105, Radio Montecarlo, Hit Channel e Radio Radio; la sperimentazione del Consorzio era stata bloccata da una contestazione del Ministero delle Comunicazioni.
"Questa nuova sentenza è in linea con quella del Tar, che già due mesi fa aveva dato ragione ad Eurodab - fa sapere Rtl 102.5 - . Allora, il Consorzio aveva fatto ricorso dopo un blocco imposto dal Ministero su richiesta della FRT (Federazione Radio e Televisioni, di cui fa parte anche il Gruppo Mediaset) e RNA (Radio Nazionali Associate), per un presunto vizio di forma: i "contenuti" del Consorzio sarebbero stati non in linea con la legge, perché secondo il Ministero la presenza di Radio Radio in Eurodab non rispettava la regola dei 'contenuti su scala nazionale'. Il Tar ha invece dato ragione al Consorzio, perché non esiste alcuna limitazione in tal senso. Dopo la sentenza del Tar, il Ministero aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha a sua volta dato ragione al Consorzio che promuove la nuova tecnologia digitale".
"Questa sentenza del Consiglio di Stato è motivo di grande soddisfazione per noi - ha detto Lorenzo Suraci, presidente di Rtl 102,5 e membro del Consorzio Eurodab - , perché ci stiamo battendo per una nuova tecnologia che,
al contrario di quanto avviene nel settore televisivo con il digitale terrestre, non gode di alcun contributo statale, ma solamente del lavoro di una serie di aziende private che operano nella radiofonia nazionale.
La sperimentazione del digitale per la radiofonia (DAB) è inserita nella Legge 66 del 2001 e la legge Gasparri prevede una serie di passaggi
attuativi, stabilendone anche la tempistica, che però non è stata rispettata. Ci auguriamo ora che il Governo, che a parole fa delle nuove tecnologie un suo cavallo di battaglia, ci permetta di ottenere le autorizzazioni che ancora mancano da un Ministero che si dice troppo oberato per dare il via alla nuova tecnologia digitale che da tempo stiamo sperimentando".
Da registrare l'immediata reazione del portavoce del ministro Gasparri: ''Non si tratta di una sentenza emessa dal Consiglio di Stato a definizione della vertenza bensì di una ordinanza, cioè di un provvedimento cautelativo, che influisce solo temporaneamente sugli effetti dell'atto impugnato da Euroda. Ciò significa che occorrerà ancora attendere la sentenza del Tar per sapere se effettivamente Eurodab può continuare ad utilizzare l'autorizzazione a suo tempo data dal Ministero, a condizioni diverse, non rispettate da Eurodab".