Il CTV al centro dell’innovazione

Il Centro Televisivo Vaticano continua il suo percorso di innovazione e sceglie la piattaforma Sony Media Backbone per un approccio innovativo nella gestione dei contenuti.

Nell'anno del trentennale di attività, il Centro Televisivo Vaticano ha avviato un importante progetto di modernizzazione che porterà alla digitalizzazione dei contenuti e alla realizzazione della nuova Master Control Room, ovvero il centro di smistamento dei segnali, nell'ottica di rendere più dinamica e accessibile la raccolta e distribuzione dei contenuti audiovisivi. Il progetto, in collaborazione con Sony, si inserisce nel percorso di completa digitalizzazione dei segnali e di evoluzione del work flow produttivo, già iniziato dal CTV con l'acquisizione della regia mobile in alta definizione. Ogni anno il CTV produce integralmente circa 130 eventi che si svolgono in Vaticano, cui si aggiungono le dirette delle uscite del Santo Padre in Italia e nel mondo e rappresenta il punto di riferimento per l'immenso patrimonio audiovisivo custodito nel proprio archivio con oltre 10.000 ore di registrazione.

Il progetto è stato sviluppato a partire dall'esigenza del CTV di rinnovare l'area della Master Control Room, ubicata all'ultimo piano della palazzina CTV all'interno del Vaticano, predisponendola per la ricezione e distribuzione dei segnali in HD 'file based' e cogliendo l'opportunità di questo aggiornamento per modificare anche la struttura degli ambienti operativi e tecnologici. Il progetto prevede innanzitutto il rinnovo e la ristrutturazione dell'intera area che ospita la centrale video che consentirà una gestione più avanzata dei segnali in entrata e uscita, il completamento del passaggio da SD a HD e l'inizio della fase di transizione a 'tapeless'.

La nuova struttura permetterà di iniziare il processo di trasformazione e trattamento dei segnali in formato digitale con indubbi vantaggi per lo scambio e l'archiviazione degli stessi. In una prospettiva di continuità sarà utilizzata la stessa tipologia di attrezzatura già presente sulla regia mobile OB16, recentemente fornita da Sony, equipaggiata con 16 telecamere ad alta definizione, il Mixer video serie MVS-8000, un router Harris e un sistema multiviewer. Lo stesso equipaggiamento era stato utilizzato anche in occasione del riallestimento di un OB Van OB8, già esistente.

La nuova definizione degli spazi occupati apporterà notevoli miglioramenti anche per l'accesso all'archivio e proprio la gestione dell'archivio vedrà un cambiamento particolarmente significativo con l'introduzione di Media Backbone Conductor (MBC) di Sony. La piattaforma di management dei contenuti offrirà una gestione più dinamica della raccolta e ridistribuzione delle immagini garantendo un arricchimento delle informazioni relazionate ai contenuti stessi, grazie alla funzionalità dei 'metadata' che conferiranno ai nuovi programmi un livello avanzato di accessibilità.

Tutto il materiale verrà digitalizzato utilizzando l'Optical Disc Archive (ODA), un nuovo 'medium' di storage rivoluzionario in grado di memorizzare fino a 1,5 tera byte di dati su singolo cartridge disc XDCAM, per l'archiviazione su larga scala e a lungo termine. La digitalizzazione consentirà una migliore conservazione del materiale eliminando il rischio che contenuti di grande valore storico possano andare perduti.
Infatti la tecnologia del disco ottico è molto robusta e vanta una durata di archiviazione stimata di oltre 50 anni. Permette inoltre di gestire la continua espansione degli asset multimediali attraverso l'impiego dei sistemi di robotica Petasite che consentono di raggiungere una capacità di 780 tera byte per singola libreria (RACK 42U) espandibile per multipli di capacità. Nel suo ruolo di system integrator Sony ha ideato una strategia dettagliata per realizzare un'integrazione e un'installazione chiavi in mano della nuova tecnologia.

“L'audiovisivo rappresenta una fonte documentale fondamentale e come ci ha ricordato il Santo Padre l'uso delle immagini aiuta a costruire ponti e a conoscere modalità di essere Chiesa nelle varie latitudini del mondo. Con questa consapevolezza il CTV pone la massima cura e attenzione alla qualità per garantire un servizio al quale attingono emittenti televisive di tutto il mondo e del quale usufruiscono milioni di spettatori” - ha dichiarato Mons. Dario Edoardo Viganò, Direttore Generale del Centro Televisivo Vaticano.

“Questi interventi rappresentano per il CTV un cambiamento generazionale. Il flusso di lavoro dalla ripresa fino all'archiviazione diverrà 'tapeless' ovvero, nel tempo, senza più l'utilizzo dei nastri magnetici e sarà quindi possibile sviluppare sempre più un interscambio 'file based', dalla produzione all'archiviazione dei contenuti storici, attuali e in prospettiva del CTV” - ha commentato Stefano D'Agostini, Direttore Tecnico del Centro Televisivo Vaticano.

“Da molti anni Sony affianca il CTV in qualità di partner tecnologico, mettendo a disposizione le migliori competenze per sviluppare soluzioni su misura ed è per noi motivo di orgoglio celebrare insieme al CTV il trentennale di attività. In questa occasione abbiamo messo in campo un team dedicato di professionisti italiani e inglesi coordinati da un project manager, per supportare il CTV nel percorso di innovazione e di evoluzione del modello comunicativo” - ha commentato Benito Manlio Mari, Country Sales Manager di Sony.

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