Il Ctv ‘in grande spolvero’

L’apprezzamento del Papa per le novità del Ctv: le immagini “costruiscono ponti”.

Novità importanti per il Centro Televisivo Vaticano - che quest'anno compie 30 anni - sono state annunciate nella Sala Stampa della Santa Sede dal presidente del Consiglio di Amministrazione del CTV, l'arcivescovo Claudio Maria Celli, e dal direttore generale dell'emittente, mons. Dario E. Viganò. Si tratta di una nuova "Master control room", in grado di gestire in modo avanzato i segnali in digitale, e un accordo con la Tv argentina Canal 21. Le novità sono state salutate con soddisfazione da Papa Francesco.

Dopo la regia mobile in alta definizione, il Ctv avrà anche nella sua sede in Vaticano una nuova Master Control Room, un centro per smistare i segnali digitalizzati in entrata e in uscita, trasformati in file. Il progetto avviato in collaborazione con la Sony offrirà indubbi vantaggi - ha spiegato il direttore generale del Ctv - per scambiare e catalogare immagini e sonori. In vista di ciò, saranno ristrutturati i locali del prezioso archivio del Ctv, che raccoglie le immagini dei Pontificati di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e Francesco.

E in quest'ottica s'inserisce l'accordo siglato con la Tv argentina Canal 21 per acquisirne l'archivio sull'attività del cardinale Bergoglio fino al 13 marzo, giorno della sua elezione a Papa, e poterne disporre in Italia e in Europa. L'intesa è stata salutata con soddisfazione da Papa Francesco, con un messaggio riferito da mons. Viganò:

“Vi leggo quanto il Papa ci ha detto di comunicare: 'Sono contento dell'accordo che si è realizzato tra il Centro Televisivo Vaticano e Canal 21 - ricordo che Canal 21 è la Televisione diocesana di Buenos Aires - . Si tratta di un modo concreto per far conoscere, in Italia e in Europa, la realtà della Chiesa di Buenos Aires che, grazie alla solidarietà e alla cooperazione del popolo e della Chiesa italiana, può contare oggi su una Tv cattolica diocesana. L'uso delle immagini aiuta a costruire ponti e a conoscere modalità di essere Chiesa nelle varie latitudini del mondo; aiuta in qualche modo a renderci meno estranei e ad alimentare la comunione”.

Tutto ciò permetterà anche di rilanciare la produzione del Ctv. Tante iniziative in questo anno speciale, ha ricordato mons. Celli:

“Ci stiamo avvicinando al 30.mo anno di vita del Centro Televisivo Vaticano: lo celebreremo in ottobre. In questo contesto, stiamo cercando di portare avanti alcune iniziative, che penso abbiano un significato e una valenza tutta particolare”.

Progetti che convergono in una prospettiva unitaria, ha sottolineato infine mons. Viganò:

“Il girato, l'audiovisivo è una fonte documentale fondamentale. Mentre tradizionalmente la storia veniva ricostruita a partire dai fondi cartacei, sempre più la storia si ricostruisce nella sua complessità, nelle sue trame, a partire dalle fonti audiovisive”.

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