Il ‘Decameron’ di Luttazzi sospeso da La7

Ed ecco di nuovo Luttazzi censurato. Proprio quel Campo Dall’Orto che lo aveva riportato in video su La7, ora lo ‘rimanda via’, anche se con qualche motivazione non peregrina. La vicenda non è ancora del tutto chiara e su tutta la questione apriamo un dibattito con voi…

Questa volta Daniele Luttazzi sembra aver superato la misura, se è riuscito a suscitare le "ire" del tollerante Antonio Campo Dall'Orto che ha sospeso la messa in onda di 'Decameron' su La7. Questa volta però, le censure ispirate dal potere politico non c'entrano (forse) nulla.

A fermare Luttazzi è stato lo stesso Campo Dall'Orto, seccato soprattutto per aver dato fiducia al comico ed essere stato ripagato (a quanto dice lui) con un episodio di pessimo gusto. Tutto sembra nascere circa una settimana fa, quando Luttazzi decide di dedicare una puntata del suo programma all'Iraq, quella del 1° dicembre. "Dopo 4 anni di guerra, 3900 soldati americani morti, 85.000 civili irakeni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare cose del genereO Io ho un mio sistema: penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e dell'Utri che...". Luttazzi ha chiuso con una serie di azioni corporali che i due farebbero sul giornalista di "Otto e Mezzo", mentre "la Santanchè in completo sadomaso li frusta tutti".

La7 ha un po' misteriosamente atteso fino a venerdì sera prima di esporsi, trasmettendo anche una replica della stessa puntata di 'Decameron' giovedì 6 dicembre; alla fine ha annunciato la sospensione di 'Decameron'. Questi i motivi (ufficiali): "Per avere gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La7 collabora da anni come conduttore di '8 e mezzo'. Le espressioni usate sono palesemente in contrasto con la satira e si configurano come una provocazione alla dignità e all'onore personale di un nostro collaboratore. La7 si riserva anche di considerare la questione sotto il profilo legale per possibili danni di immagine, trattandosi di un'emittente fondata su un binomio inscindibile di libertà e responsabilità verso le persone così come verso il pubblico".

Il Cdr di La7 ha chiesto spiegazioni al vicedirettore Pina Debbi sul fatto che si sia "deciso di non inserire la notizia nell'edizione notturna del Tg della rete". Lo stesso Luttazzi si è (nuovamente) atteggiato a vittima: "In Italia non è possibile fare satira libera. Sono sbalordito perché Antonio Campo Dall'orto ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore". E Luttazzi è rimasto in studio a lavorare alla puntata che non è andata in onda, dedicata all'Enciclica del Papa (e qui sono sorti sospetti che il vero oggetto del contendere sia questa puntata sulla Chiesa e il Papa e non quella con le offese a Ferrara, mandate in onda anche in replica; ma della cosa non vi sono prove).

"Dall'Orto mi ha dato la notizia mandandomi un sms - dice il comico (smentito dal direttore di rete) - ; non mi sembra molto corretto. Inoltre non si sa perché avrebbe deciso per la sospensione, visto che dice di non aver sentito Giuliano Ferrara. Quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato. Ora invece chiude un programma per una battuta, con cinque puntate già registrate nel cassettoO". Luttazzi insiste nel sostenere che si tratti solo di "un'articolata pagina di satira che si lega alla tradizione di Ruzante e collegata ad Abu Graib. Un monologo a cui ho lavorato un anno e mezzo".

Tranchant Campo Dall'Orto, che come dirigente di La7 ha dato dimostrazione di una certa ampiezza di vedute ed ha connotato la rete come estremamente "aperta", coraggiosa e orientata a scelte di palinsesto di una certa portata dal punto di vista qualitativo: "Ciò che è accaduto con Daniele Luttazzi riguarda l'uso inappropriato del mezzo televisivo, non la libertà di satira. La7 vive proprio dei capisaldi di libertà di espressione e rispetto verso le persone che vi lavorano e verso il pubblico che la segue quotidianamente. Non c'è quindi alcuna limitazione della satira, ambito nel quale ritengo Luttazzi sia tra i più bravi se non addirittura il più bravo in Italia, e rispetto alla quale a La7 ha avuto libertà assoluta, come le cinque puntate andate in onda stanno a dimostrare. Ritengo in questo caso specifico si sia invece trattato di insulti rivolti a un'altra persona, tra l'altro parte della stessa rete. E per questo la nostra decisione vuole difendere il principio dell'uso responsabile di un bene prezioso come la libertà d'espressione".

Ma non è finita: Luttazzi ha denunciato di essere stato costretto successivamente ad abbandonare il lavoro su 'Decameron', condotto assieme alla regista del programma, negli studi di La7, che intenderebbe cancellare ogni traccia della trasmissione. Insomma, un nuovo editto 'bulgaro', a suo dire, che ne fa di nuovo un 'martire'. Infine, sono seguiti l'intervento di Ferrara, che, ecumenico, ha difeso con un raffinato intervento su 'Repubblica' sia la rete che (in parte) Luttazzi, senza lamentarsi più di tanto per le offese ricevute e invitando sia Luttazzi che Campo Dall'Orto a 'Otto e mezzo' e per ultima (per ora) una nuova replica di Luttazzi, che ha respinto l'invito al mittente, per non prestarsi al gioco sia di La7 che di Ferrara.

Insomma, un dibattito aperto, su cui lanciamo un sondaggio/forum fra voi lettori del nostro sito. Volete una nostra 'provocazione', per dare il via agli interventiO

Eccola: la vicenda al momento non è molto chiara, né nelle motivazioni né nello svolgimento, ma certo difendere un Luttazzi che si rifarà anche al Ruzante ma insulta in modo assai greve chi ha il grave torto di non pensarla come lui (più che satireggiare) non è facile. Ma soprattutto ci spiace dire che il comico romagnolo, insomma, ormai fa proprio poco ridere, la satira langue e per un comico (sia pure 'impegnato' e perseguitato come lui) questo non ci pare un problema da poco (lo stesso ci pare di dover dire per Sabina Guzzanti, per fare un altro nome, mentre Grillo, capopopolo politico un po' improvvisato, almeno fa ancora ridere con battute tremende ma molto efficaci). Alla fine, questo nuovo 'editto bulgaro' (O) riaccende i riflettori (a suo vantaggio) proprio su un Luttazzi dal dente troppo avvelenato e, come comico, assai lontano dalle battute dei tempi d'oro.

Ma questo è solo un punto di vista. Dite anche la vostra...

(Mauro Roffi e Elena Romanato)

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