Il Festival del cabaret su Telenorba

Alcuni speciali in onda sulla nota emittente pugliese ripropongono i momenti salienti dell’ultima edizione della manifestazione, che si svolge a Martina Franca, “capitale pugliese del buonumore”.

Da un po' di tempo la bella cittadina di Martina Franca è diventata la "capitale pugliese del buonumore", palcoscenico di una apprezzata rassegna a respiro nazionale, il Festival del cabaret (manifestazione nella quale Telenorba ha creduto fin dall'inizio), che vede in scena giovani promesse e vecchie glorie del teatro di satira. Martina Franca è in altre parole un autentico laboratorio del divertimento che scova in tutta Italia e lancia i cabarettisti di domani.

In esclusiva, su Telenorba sono di solito trasmessi degli speciali che raggruppano i momenti salienti della manifestazione, che nel 2002 ha spento la sesta candelina.

Domenica 25 maggio, alle 20 è andata in onda la prima delle quattro puntate in questione (di circa 90 minuti l'una) riservate all'edizione dello scorso anno. Gli altri appuntamenti sono domenica 1, 8 e 15 giugno.

Con il Festival del Cabaret si ride sia con gli interventi degli ospiti d'onore sia con le esibizioni di giovani talenti (giudicati da una giuria di esperti), molti dei quali sono diventati i nuovi protagonisti del ridere.

"Ridere è un'arte. Far ridere, una scienza": è il nocciolo del pensiero di Riccardo Recchia, regista di "Zelig", deus ex machina del Festival del Cabaret, ideato dall'Associazione Culturale "Sirio" di Giovanni Tagliente.

"Missione divertimento" era intitolata l'edizione 2002 della rassegna, presentata da Georgia Roseano (volto di Telenorba), Adolfo Margiotta (del duo Olcese&Margiotta) e Clara Taormina.

Tra gli ospiti, Annamaria Sconsolata Barbera, Rocco Barbaro, Le Tutine, Paolo Caiazzo, Mario e Pippo Santonastaso. Il Premio alla Carriera è stato assegnato a Gigi e Andrea.

Al Festival del Cabaret, la satira diventa anche oggetto di studio e incontri culturali, come è successo nell'ultima edizione, che ha visto la partecipazione di Dino Risi, padre della commedia all'italiana, e di Riccardo Pazzaglia.

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