In una lettera al presidente della Regione Crocetta le Tv dell’associazione L.E.S. (Libere Emittenti Siciliane) evidenziano la loro difficilissima situazione, al limite della sopravvivenza.
Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ha ricevuto una decisa protesta da parte delle tv siciliane attraverso una lettera aperta. A scrivere è l'associazione L.E.S. (Libere Emittenti Siciliane), associazione di rappresentanza nata a fine 2012 che riunisce circa 60 Tv locali con l'obiettivo di affrontare i problemi dell'editoria siciliana proponendo un unico soggetto come interlocutore. Presidente della L.E.S. è Sebi Roccaro, editore di Canale 8 (Avola - Sr).
La lettera aperta illustra al governatore lo stato di difficoltà in cui versano numerose emittenti isolane, molte delle quali costrette a licenziare personale, poi sottolinea che la situazione attuale non permette più alle Tv locali di acquisire nuovi clienti per effettuare pubblicità di qualsiasi genere.
Per questo l'associazione invita Crocetta a concedere un credito di imposta a tutte le aziende siciliane che investiranno in pubblicità sulle Tv locali. Una decisione, che potrebbe in parte ovviare al fatto che la Regione siciliana, a differenza delle altre, non ha concesso alcun contributo per le ingenti spese sostenute dalle aziende editoriali per il passaggio al digitale terrestre. Inoltre da anni c'è in discussione una legge regionale che doveva servire a dare contributi alle emittenti locali ma è attualmente bloccata in Commissione Attività Produttive. In Sicilia molte tv sono davvero a rischio chiusura e oltre 1.000 posti di lavoro vacillano (tra giornalisti, cineoperatori, tecnici, amministrativi).
Tra le emittenti della L.E.S. spiccano nomi di prestigio del panorama editoriale siculo: vice presidente dell'associazione è il giornalista antimafia Pino Maniaci (di Tele Jato Partinico - Pa), presidente onorario à Rino Piccione del gruppo Tirreno Sat (Milazzo - Me). E nel gruppo dirigenziale troviamo Enzo Messina (di Euromedia Tv Europa di Canicattì della provincia di Agrigento), Nucci Piro (Tele Radio Sciacca della provincia di Agrigento), Paolo Raffa (Tele Rent 7 Gold), Arcangelo Grassia (Canale 46 di Palermo), Giuseppe Speciale (Tele One di Palermo), Calogero Laquidara (Azzurra Tv di Agira in provincia di Enna), Leonardo Cannizzo (TV7 di Partinico - Pa), Mario Bucello (Antenna Uno di Lentini - Sr), Pasquale Turano (Video Sicilia di Alcamo - Tp), Emanuele Giaimo (TCF di Messina).
Queste Tv sono pronte a fare uno sciopero dell'informazione fino a quando non saranno ascoltate, boicottando tutte le notizie che riguardano la politica regionale. Ed inoltre stanno organizzandosi con la messa in onda in contemporanea di format per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento.
Ed ecco la “lettera ufficiale” a Crocetta:
«Caro Presidente, ti scrivo a nome di tantissime tv siciliane che mi onoro di rappresentare perchè la situazione economica in cui versa il nostro settore è ormai insostenibile. Diverse tv locali non riescono più a far fronte ai propri impegni quotidiani e sono costrette a licenziare il proprio personale.
La situazione attuale non permette più alle tv locali di acquisire nuovi clienti per effettuare pubblicità di qualsiasi genere.
Siamo costretti a licenziare i nostri dipendenti perchè non riusciamo a pagare i loro stipendi.
La Regione Siciliana, già in difetto per non avere concesso negli anni precedenti il contributo che, invece, hanno ottenuto tutte le tv private italiane per le spese ingenti sostenute dalle aziende editoriali per il transito al digitale terrestre, oggi potrebbe rimediare concedendo il “credito d'imposta” a tutte le aziende siciliane che investiranno in pubblicità sulle tv locali. Questo permetterebbe agli editori di ricominciare a sperare in una ripresa.
PRESIDENTE CROCETTA, LE TV LOCALI CHIEDONO A VIVA VOCE IL DIRITTO ALLA SOPRAVVIVENZA!
Auspico che il mio appello possa sensibilizzare la tua autorevole persona che stimo e della quale ho conosciuto la serietà e il senso civico durante la campagna elettorale che ho avuto l'onore di curare per tuo conto.
Non ti nego che da più parti diverse tv vogliono gettare la spugna!
TUTTO CIO' NON E' ACCETTABILE! PIUTTOSTO LE EMITTENTI CANCELLEREBBERO DAI PALINSESTI TUTTE LE RUBRICHE CHE PARLANO DI POLITICA SIA NEI PROGRAMMI DI INFORMAZIONE CHE IN QUELLI DI APPROFONDIMENTO A TEMPO INDETERMINATO!
Con stima».
Il Presidente di Les (libere emittenti siciliane) Sebi Roccaro