Il lavoro nelle Tv della Lombardia

Un’interessante ricerca di TV Job fa il punto su “Le professionalità dell’audiovisivo in Lombardia”.

È stata presentata recentemente a Milano la ricerca di TV Job "Le professionalità dell'audiovisivo in Lombardia", una sorta di censimento in cui viene fornito un quadro del mondo del lavoro nell'ambito delle emittenti televisive e dei produttori e distributori di programmi aventi sede nella regione. Lo studio ha un valore particolarmente significativo, perché in Lombardia lavora la gran parte degli addetti nel settore privato nazionale e operano molte delle emittenti locali più significative.

Il 5 luglio si è anche svolto a Milano un convegno, "TV JOB - Le professionalità dell'audiovisivo in Lombardia", con (fra gli altri) Davide Rampello, Presidente della Triennale di Milano, e Alberto Guglielmo, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia.

I passaggi fondamentali della Ricerca sono stati illustrati da Alessandra Alessandri, Titolare Labmedia e Direttore della stessa Ricerca di "Tv job".

A seguire, c'è stata la tavola rotonda, "Le risorse umane negli editori e nei produttori televisivi lombardi", coordinata da Gaetano Stucchi, Consulente media; erano presenti: Franco Iseppi, Presidente e Amministratore Delegato di Rai Click; Antonio Campo Dall'Orto, Direttore Generale Television di Telecom Italia Media; Giorgio Gori, Presidente e Amministratore Delegato di Magnolia; Marco Balich, Amministratore Delegato Film Master Group; Matteo Scortegagna, Responsabile Contenuti e Produzione Neonetwork; Bruno Cerri, Segretario Generale SLC CGIL Lombardia; Andrea Corbella, RSU Rai.

Infine, in un'altra tavola rotonda coordinata da Fausto Colombo, Docente Teoria e Tecnica dei Media all'Università Cattolica di Milano e membro del Comitato Scientifico della Triennale di Milano, si è discusso de "Il territorio lombardo e l'audiovisivo".

Oggetto della ricerca di 'Tv JOB' è il lavoro nelle emittenti televisive, nei produttori e nei distributori audiovisivi (di programmi televisivi di intrattenimento, di infotainment, di news e sport, documentari, animazioni, fiction, spot pubblicitari, crossmedia).

Il campione e le relative considerazioni quantitative si riferiscono alla Regione Lombardia, che ha voluto sostenere questa iniziativa, ma le considerazioni qualitative e le criticità possono essere estese alla realtà nazionale dell'audiovisivo.

Obiettivi: mettere a disposizione dei lavoratori attuali e futuri un corpus di informazioni concrete per accedere a nuove e più soddisfacenti occasioni lavorative, in un mondo spesso considerato "ad accesso chiuso", ma anche indagare le criticità in termini di formazione, placement, recruiment, inserimento e organizzazione del lavoro, ipotizzando possibili linee-guida per iniziative future.

L'Analisi evidenzia che in Lombardia si concentra il maggior numero di imprese audiovisive italiane: il 19% secondo Istat (seguita dal Lazio, 14%, e dalla Campania, 9%). Il numero complessivo di aziende si è triplicato tra il 1991 e il 2005. Si moltiplicano soprattutto le società di produzione. Cresce infatti l'occupazione tra i produttori (+ 73%) e cala tra gli editori (- 62%), segno evidente dell'esternalizzazione ideativa e produttiva.

La Ricerca ha censito complessivamente 272 aziende audiovisive in Lombardia.

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