Ecco il testo del comunicato emesso di recente dal sindacato Libersind Confsal: «Nell’emergenza delle stragi stradali tutti scendono in campo per offrire il proprio contributo. L’Italia è al 14° posto in Europa nella classifica che ordina i Paesi più virtuosi nella lotta alla strage stradale. Il Santo Padre e la Santa Sede tutta hanno messo ai primi posti, tra i fattori che determinano offesa alla vita umana, l’impegno a contenere il numero dei morti e feriti causati da incidenti stradali. Propr…
Ecco il testo del comunicato emesso di recente dal sindacato Libersind Confsal:
«Nell'emergenza delle stragi stradali tutti scendono in campo per offrire il proprio contributo. L'Italia è al 14° posto in Europa nella classifica che ordina i Paesi più virtuosi nella lotta alla strage stradale. Il Santo Padre e la Santa Sede tutta hanno messo ai primi posti, tra i fattori che determinano offesa alla vita umana, l'impegno a contenere il numero dei morti e feriti causati da incidenti stradali. Proprio quando l'Italia si sta rendendo conto di non riuscire a rispettare l'obiettivo imposto dall'Europa del dimezzamento delle vittime da incidenti stradali nel 2010, la Rai decide di depotenziare il servizio di pubblica utilità del CCISS viaggiare informati.
La sicurezza stradale è già sparita da tempo sugli spazi che il Ministero dei Trasporti sta pagando all'Azienda. Questo può essere un valido motivo per il Ministero per interrompere la convenzione in atto e potenzialmente chiedere il risarcimento per danni. L'interruzione dell'informazione sulla prevenzione e la sicurezza stradale è un atto gravissimo perché può configurarsi il reato d'interruzione di pubblico servizio. È in atto, inoltre, il tentativo di allontanare da Saxa Rubra tutto il servizio informativo del CCISS Viaggiare Informati.
In pratica tutte le fonti di questo importante servizio (Polizia Stradale, Anas, Carabinieri, Aci, Aiscat e Autostrade per l'Italia) dovrebbero lasciare dopo 17 anni, i locali di Saxa Rubra privando di fatto la redazione Rai della necessaria e veloce possibilità di informazione e verifica delle notizie.
La politica della Rai, in questo campo, rispecchia in modo drammatico la gestione dei Canali di Pubblica Utilità. Il servizio che la Rai offrirà all'utenza mobile è già messo in discussione dal drastico ridimensionamento della stessa redazione, ormai dimezzata e certamente non in grado di fornire il servizio, proprio all'inizio della stagione degli esodi e di spostamento per milioni di famiglie. Il rischio concreto del CCISS Viaggiare Informati è di chiudere per ferie, per mancanza d'organico.
Il Direttore dei Canali di Pubblica Utilità ha deciso di smembrare la redazione del CCISS per potenziare quella di Isoradio. Il canale che trasmette sui 103.3 è ancora vincolato da un contratto che lo lega ad Autostrade per l'Italia. Il contratto prevede che i contenuti trasmessi da Isoradio debbano essere forniti dalla società concessionaria delle autostrade. È evidente a tutti il potenziale conflitto d'interesse che caratterizza l'informazione offerta da una società che incassa i pedaggi autostradali.
Il personale del CCISS, invece, deve, per convenzione, divulgare le notizie offerte da più fonti. Il CCISS trasmette sulle tre reti radiofoniche di RadioUno, RadioDue e RadioTre che si ascoltano in tutta Italia e che fanno registrare milioni di ascoltatori. Isoradio trasmette solo nelle zone attraversate dalla rete autostradale di Autostrade per l'Italia (il 60% della sola rete autostradale italiana). Inoltre Isoradio, da quando è guidata dall'attuale direttore Riccardo Berti (luglio 2002) ad oggi, ha perso un terzo dei suoi ascoltatori.
Per quanto detto, ci si chiede: perché l'azienda appoggia il piano di distruzione del servizio pubblico offerto dal CCISS a favore di un potenziamento di IsoradioO Quali i verI obiettivi e i reali interessiO Oltre a distruggere il servizio pubblico del CCISS e gli ascolti di Isoradio, cosa bisogna aspettare perché l'Azienda ritenga opportuno intervenireO"».